L’assessore alle politiche abitative del Comune di Pisa Veronica Poli ha fatto chiarezza, oggi in occasione della seduta del Consiglio Comunale aperta ad associazioni e sindacati, sul tema dell’emergenza abitativa.
“Voglio, per prima cosa, ribadire che quando le famiglie in difficoltà si rivolgono all’Amministrazione comunale sono prese in carico realmente e nessuno viene lasciato senza un tetto in questo città. Mi occorre anche precisare cosa significa parlare di albergazione delle famiglie. Si fa confusione con il concetto di “albergazione” che è una misura prevista per l’emergenza abitativa e riguarda i nuclei familiari che non riescono a procurarsi o mantenere una situazione alloggiativa adeguata. Le stanze degli alberghi sono una delle possibili soluzioni ma non l’unica”.
“Venendo alla realtà dei fatti, i nuclei familiari in situazione di emergenza abitativa sono tutti collocati in appartementi, non in stanze di albergo. Sono appartamenti normali, adeguati ad ospitare famiglie per un periodo temporaneo. È una menzogna sostenere, come ho avuto modo di leggere su alcuni organi di stampa, che ci sono minori in stanze di albergo, perché non corrisponde alla verità. E ce lo dicono i numeri messi a disposizione dalla Società della Salute: nel corso del 2022 sono stati albergati 55 nuclei. La situazione attuale è di 48 nuclei familiari “albergati”, ma di questi soltanto 1 persona, singola, è ospitata in camera di albergo. 29 famiglie con minori si trovano ospitati in appartamenti autonomi, di cui 23 in abitazioni singole e 4 in condivisione. E’ chiaro, dunque, che non sono ospitati nelle stanze di albergo, come invece lascia intendere un articolo odierno”.
“Non corrisponde al vero nemmeno quanto dichiarato dal consigliere Auletta che mira a fare un parallelismo impossibile in merito a quanto viene speso per le albergazioni e al numero, 171, degli alloggi del patrimonio pubblico vuoti e secondo lui disponibili con piccole manutenzioni. Il consigliere Auletta sa o dovrebbe sapere che quei 171 alloggi, proprio perché appartenenti al patrimonio pubblico, qualora anche fossero disponibili domattina non possono essere dati così semplicemente ai soggetti, nuclei familiari che ne avessero necessità per “emergenza abitativa” e dunque tramite l’albergazione. Infatti, il Regolamento delle modalità di assegnazione e utilizzo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica prevede che una parte siano a disposizione per nuove assegnazioni, una parte per mobilità interna e una parte per utilizzi autorizzati, cioè “albergazioni” temporanee”.
“Peraltro, sempre Auletta dovrebbe sapere che questa Giunta, nel luglio scorso, nella consapevolezza della particolare situazione di emergenza alloggiativa nel territorio del Comune di Pisa, anche a seguito della cessazione dello stato di emergenza conseguente al diffondersi del virus SarsCov-2 e del venir meno del blocco degli sfratti, ha incrementato la quota percentuale riservata all’utilizzo autorizzato degli alloggi ERP per tutto l’anno 2022, portandola al 40%. Dunque, per concludere, con riferimento sempre a quanto dichiarato oggi sul giornale, se vogliamo parlare di disponibilità di alloggi vuoti dovremmo indicare il numero di circa 70 alloggi e non 171, come invece dichiara il consigliere. Dopo di che nessuno nega che il problema sia reale e che dopo i due anni di pandemia sia esploso in modo così drammatico anche nella nostra città, come in altre realtà urbane. Ma affrontarlo con queste modalità errate non è il modo per provare, tutti insieme a risolverlo. La nostra Giunta sta facendo tutto il possibile, compreso rimediare agli errori del passato”.
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