Gestire il rischio e i conflitti derivanti dalla presenza dei lupi, specie in via di estinzione e protetta che è tornata dopo anni a popolare il territorio, ma anche affrontare i problemi legati al sovrappopolamento dei cinghiali e al conseguente impatto che questo può avere sull’ambiente e sulle attività agricole. Questo l’obiettivo del progetto ‘Riqualificazione Ecologica delle Selve Costiere Toscane RESC-UE LIFE” (a valere sul bando europeo LIFE Natura & Biodiversità- Standard Action Projects (SAP) LIFE-2022-SAP-NAT) al quale il Comune di Capannori ha aderito e che vede capofila l’Università di Firenze. Il progetto coinvolge i territori della riserva della Biosfera UNESCO Selve Costiere di Toscana e nello specifico i territori dei Comuni di Lucca, Capannori, Buti, Vicopisano, Calci, San Giuliano Terme e Vecchiano (con l’adesione dei rispettivi Comuni), nonché i territori del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli (anch’esso partner del progetto) e individua come obiettivi principali la mitigazione del conflitto uomo-lupo con l'applicazione delle tecniche di Human Dimensions of Wildlife; il controllo numerico degli ungulati come fattore di riequilibrio ambientale, vista l’eccessiva consistenza numerica sul territorio e la sua elevata capacità riproduttiva, commisurati alle capacità di carico dell’ambiente e il ripristino della funzionalità ecologica e la valorizzazione dei servizi ecosistemici di aree forestali di particolare interesse ambientale e culturale.
“Negli ultimi tempi, dopo anni di assenza, è tornata in modo significativo la presenza del lupo sul nostro territorio: da un lato questo è un segno importante di biodiversità e di buona salute dei nostri boschi, dall’altro, impone di ritrovare nuove regole di convivenza, in quanto i lupi, non pericolosi per l’uomo, talvolta si avvicinano in cerca di cibo ai centri abitati, alle aree coltivate e agli allevamenti del nostro territorio - spiega l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro . Con questo progetto intendiamo quindi avviare un percorso che coinvolga la cittadinanza, gli allevatori, gli agricoltori e tutte le categorie interessate per condividere quelle che sono le problematiche dovute alla convivenza tra uomo e animali selvatici, nonché eventuali interventi di tutela da intraprendere, soprattutto per le attività di allevamento. L’intenzione è anche quella di attivare un tavolo di confronto sulla presenza del lupo sul nostro territorio, coinvolgendo le associazioni di tutela animale, che stanno svolgendo un lavoro prezioso e le varie categorie di cittadini in modo da individuare insieme le azioni più utili e significative. Azioni che vorremmo realizzare grazie ai finanziamenti esterni attraverso il bando europeo a cui abbiamo partecipato con questo progetto insieme a vari Comuni ed enti . Tra le prime iniziative di tipo difensivo, anche in base alle esigenze che ci sono state segnalate dai cittadini, potrebbero esserci la realizzazione di recinzioni a protezione di greggi e coltivazioni e l’addestramento di cani da guardiania”.
Tra le azioni previste dal progetto ci sono l’ analisi dei dati esistenti sulla presenza e la distribuzione del lupo, azioni di cattura e applicazioni di collari GPS a esemplari di lupo e analisi genetica per l’utilizzo di tecniche di prevenzione dei danni proattive e l’acquisizione di dati sul comportamento spaziale, l’attività predatoria e le interazioni con l’ambiente urbanizzato. Previste inoltre azioni preparatorie al controllo numerico dei cinghiali, ma anche dei daini, per definire attraverso un percorso partecipativo delle modalità operative per il controllo numerico nel Parco e nell’area del Monte Pisano.
Inoltre si punta a realizzare azioni propedeutiche alla valorizzazione dei servizi ecosistemici, forestali, culturali e ricreativi e alla valutazione della vocazione del territorio alla presenza del lupo e degli ungulati.
Altri partner del progetto sono l’Università degli Studi di Sassari, il Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria , l’Ambito Territoriale di Caccia ATC 14 Pisa Ovest e l’ European Wilderness Society.
Fonte: Comune di Capannori - Ufficio stampa
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