Se devo esprimere la sensazione che ho avuto durante l’ultimo consiglio comunale in cui ho chiesto nuove informazioni sul divenendo progetto del Tempio Crematorio a Cambiano, ebbene più che un progetto mi è sembrata una sfida.
Una sfida tra l’amministrazione che ormai non vuole indietreggiare e una parte dei residenti, costituitosi in un comitato, che nel frattempo ha raccolto quasi 1000 firme di protesta. Ma siccome la riterrei una posizione estremamente svilente per questa amministrazione, passo ai fatti.
Il bando del progetto sarà pubblicato a breve dalla Centrale Unica di Committenza dell’Unione dei Comuni, un progetto mai presentato in nessun programma elettorale, mai passato in nessuna commissione, mai discusso in nessun consiglio, nè all’Unione dei Comuni ne nel Consiglio Comunale di Castelfiorentino. Siamo quindi ad una decisione unilaterale senza nessun confronto, pertanto la trasparenza è la prima vittima.
Un progetto che sembra trovi attenzione, almeno così ci riferisce il Sindaco, in un “troncone” non quantificata dei residenti della frazione, interessati a intercettare quali benefici in loco si potranno ottenere perché, sempre il Sindaco ci conferma senza quantificarci i previsti introiti, le risorse derivanti dall’investimento saranno impiegate nella frazione su suggerimento dei residenti. Pertanto è lecito pensare il bilancio pubblico comunale possa essere “gestito” con alcuni abitanti della frazione, siamo quindi alla seconda vittima: l’interesse collettivo di una comunità che diventa di parte.
Manca solo l’annuncio per la raccolta dei curriculum del personale gestita direttamente con la posta istituzionale che sicuramente arriverà a breve visto che su tale modalità di reperimento ci sono precedenti.
L’allaccio di qualche utenza, la riqualificazione del piccolo cimitero esistente e uno sconto sulle cremazioni ai residenti sembrano il resto di una convenzione trentennale che legherà l’amministrazione a questo impianto.
Di sicuro avere ancora la costruzione di 160 loculi bloccata nel cimitero principale per giunta in totale degrado a seguito di un contenzioso, aggravano la questione delle sepolture ma dovrebbe anche ricordare a questa amministrazione che ci sono valutazioni e controlli che possono sfuggire a qualsiasi previsione specialmente se sommari.
Di certo non è il numero delle cremazioni locali, che si aggira su una ventina di richieste annue e che non hanno subito nessun incremento negli ultimi due anni, ad esigere una realizzazione impellente di questo servizio e neanche la Toscana è carente di tali strutture avendone già 9 funzionanti in tutta la regione.
Ricondurre la raccolta, ad oggi, di 1000 firme e ignorare una frazione interamente tappezzata da striscioni a difesa di legittime motivazione che riguardano una zona già altamente provata da impianti industriali e di depurazione, a una “manifestazione educata e di democratico dissenso” mi pare solo minimizzare un evidente e diffuso malcontento.
Auspico quindi ulteriori controlli logistici per distanze, fruizione e utilizzo degli altri impianti regionali e ulteriori valutazioni tecniche anche di orientamenti diversi oltre a quella di Legambiente perché come abbiamo visto una sola perizia è stata sufficiente a far demolire il nostro ospedale e sinceramente, visto l’importanza del servizio che abbiamo perso sul territorio, mi è sembrato un pò poco come analisi di valutazione
Susi Giglioli
Lega Castelfiorentino
Capogruppo
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