Una mostra su Giotto Bizzarrini, il designer delle eccellenze dell'auto

“Chi ama lo sport e in particolare gli sport dei motori non può non riconoscere in Giotto Bizzarrini una delle eccellenze dell’industria automobilistica italiana. Basta dire che ha fatto grande la Ferrari e la Lamborghini, dopo aver contribuito a far crescere l’Alfa Romeo, che ha dato vita egli stesso a una fabbrica che portava il suo nome la quale ha prodotto alcune delle più belle e potenti gran turismo italiane. Sono personalmente molto felice che la sua città natale, Livorno, gli abbia dedicato la mostra temporanea che si andrà ad inaugurare tra qualche giorno e che renderà omaggio al talento di quest’uomo oggi quasi centenario”.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, esprime soddisfazione per la mostra “Bizzarrini, il Giotto dell’automobile” che nei prossimi giorni, da venerdì 14 a domenica 16 ottobre, si svolgerà agli Hangar Creativi di Livorno, dove verrà presentato anche il progetto di un libro su Giotto Bizzarrini, ingegnere, progettista, designer ed imprenditore a riposo. Sarà quella l’occasione per un’esposizione di auto storiche, conferenze, approfondimenti tecnici e proponimenti editoriali.

Bizzarrini, nato a Livorno il 6 giugno 1926, laureato nel 1953 a Pisa in Ingegneria, ha legato il suo nome al rapporto con Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini. In particolare, tra gli altri progetti realizzati, per la Ferrari ha ideato la celebre GTO e lavorato all’altrettanto celebre Testa Rossa, mentre per la Lamborghini ha creato il motore della famosa Lamborghini 350 GTV. Ha poi integralmente progettato e realizzato la mitica Bizzarrini 5300 GT Strada, presente nel film “Bullit” con Steve Mc Queen, auto simbolo degli anni Sessanta. Fortissimo è stato il sodalizio professionale con l’ingegnere e progettista Carlo Chiti. E’ stato inoltre il deus ex machina della Iso Rivolta e della Autostar poi trasformatasi in Bizzarrini, la fabbrica con il proprio nome che volle nella sua Livorno. Nel 2012 gli è stata conferita la laurea honoris causa in Design presso l’università di Firenze.

L’evento, organizzato dall’associazione culturale Riki, vede la compartecipazione del Comune di Livorno, la collaborazione della Fondazione Teatro Goldoni e il sostegno dell’associazione React e del Rotary Club Castiglioncello e Colline Pisano-Livornesi.

Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Livorno

<< Indietro

torna a inizio pagina