Crisi idrica e rischio idraulico, difesa dell'acqua e difesa dall'acqua. Temi impellenti, fra i maggiori responsabili dei problemi ambientali, causati a loro volta dal cambiamento climatico. E le azioni che la Regione Toscana mette in campo per fronteggiarli, insieme all’innovazione tecnologica fondamentale per la prevenzione e l’informazione. L’assessora all’ambiente e difesa del suolo Monia Monni ne ha parlato intervenendo sul tema “La risorsa idrica: tutela e opportunità" nell’ambito del convegno “Consorzi fra Storia e Innovazione” che si è svolto oggi alla Fortezza da basso durante Earth Technology Expo. Con un obiettivo “quello di aiutare le persone a scegliere meglio, salvaguardando quindi la loro salute e, come fine ultimo, migliorando il benessere collettivo anche grazie all’utilizzo delle più recenti tecnologie disponibili e in corso di sviluppo”
L’assessora, sottolineando il grande sodalizio con i Consorzi di bonifica, ha fatto riferimento a quest’anno. “Abbiamo approvato ieri in Consiglio Regionale il Piano per la transizione ecologica, che tiene insieme in maniera orizzontale tutti i temi relativi alla transizione ecologica e dell’ambiente – ha detto Monia Monni-. Quest' anno siamo passati in poche settimane dall’emergenza idrica più grave degli ultimi 70 anni a bombe d’acqua e allagamenti: è necessario rafforzare il processo di transizione, e il piano per la transizione ecologica approvato ieri in Consiglio lo fa poggiando su due aspetti. Il primo è la lotta ai cambiamenti climatici per intervenire sulla CO2, raddoppiando la capacità di produrre energia elettrica con la geotermia e spingendo su altre fonti rinnovabili come il fotovoltaico. L’altra gamba del piano è quella degli adattamenti e qui il ruolo Consorzi è più che strategico: il lavoro che fanno sul territorio è preziosissimo, per le manutenzioni ma anche per la capacità di realizzare le opere di difesa. In Toscana i consorzi si occupano di difesa del suolo e lo fanno da protagonisti".
"Un anno emblematico - ha aggiunto - a fronte della crisi idrica che si è manifestata già a partire dai primi mesi estivi e la necessità dare continuità alla azione di riduzione del rischio idraulico sul nostro territorio a cui il recente evento che ha colpito le Marche, ci sprona ad accelerare”
Monia Monni ha poi ricordato il lungo e complesso iter amministrativo che ha portato alla realizzazione di una serie di centrali idroelettriche lungo il corso dell'Arno, nell'ambito di un Project financing. Riguardo alla lotta al cambiamento climatico l'azione regionale è stata improntata fin da subito dopo il passaggio di consegne dalle Province, ad una forte cooperazione con i CCBB (Consorzi di Bonifica) sia nell'attività di manutenzione ordinaria delle opere di competenza regionale, sia nella realizzazione e gestione delle opere idrauliche. “Non temo smentite – ha proseguito l’assessora Monni- nell'asserire che in Toscana i CCBB sono ormai uno strumento privilegiato per la Regione, per la tutela del territorio attraverso la costante attività di manutenzione del reticolo di gestione e attraverso la realizzazione di un numero sempre maggiore di interventi strutturali su opere idrauliche di difesa del territorio esistenti e di realizzazione di ulteriori nuove opere. Ricordo a tutti che lo strumento principe di programmazione a livello regionale degli interventi è il DODS (Documento operativo difesa suolo) attraverso il quale in questi ultimi anni la Regione Toscana ha investito risorse sempre crescenti, per la riduzione del rischio idraulico ed idrogeologico nel territorio”.
Allo stesso modo l'azione regionale è improntata anche ad omogeneizzare questa attività ordinaria dei consorzi sul territorio regionale per un efficientamento dall'azione manutentoria, anche in rapporto agli aspetti ambientali e naturalistici, che parimenti riteniamo imprescindibili.
L’assessora Monni si è soffermata sull’aspetto dell’informazione e della divulgazione ai cittadini, che contribuisce alla prevenzione. La conoscenza dell’evolversi del meteo attraverso l’utilizzo dei moderni mezzi informatici consente alle persone di organizzarsi, programmare le proprie attività tenendo conto dell’andamento del tempo.Riguardo al contrasto al rischio idrogeologico, la Regione Toscana ha sottoscritto l’accordo “Attività di monitoraggio del rischio idrogeologico nel territorio della regione Toscana” nel dicembre 2017, con il dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze, per raggiungere l'obiettivo principale di fornire informazioni utili alla formulazione di un quadro conoscitivo dei fenomeni di deformazione del suolo sull’intero territorio regionale, a supporto oltre che della stessa Regione, dei Comuni e degli Enti Territoriali coinvolti nelle attività per la difesa del territorio e di gestione dei rischi. A tale scopo è stata generata una banca dati rappresentativa del territorio regionale contenente le misure dei movimenti del terreno ottenute mediante interferometria SAR (Synthetic Aperture Radar) satellitare e resa fruibile attraverso il Geoportale della Difesa del Suolo della Regione Toscana realizzato del Consorzio LaMMA; consultabile al link: https://geoportale.lamma.rete.toscana.it/difesa_suolo/#/viewer/openlayers/326
Fonte: Regione Toscana
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