L'arte è nel sangue della famiglia Macchi di San Miniato. Se Luca Macchi, fedele 'discepolo' di Dilvo Lotti, ha espresso i suoi lavori nel solco del sacro e dell'arte classica, ora è il turno della figlia maggiore Clizia, che per la prima volta esporrà una sua mostra personale. Non lo farà all'ombra della Rocca federiciana, ma tra i fiordi islandesi.
Clizia Macchi è da tempo stabile nell'isola del nord Europa. Domani, venerdì 7 ottobre, avrà inizio alla Galleria Lakur la mostra 'A path through ice' (Un cammino attraverso il ghiaccio). Il debutto di Clizia Macchi su tela (con una tecnica particolare di emulsione di olio e solvente) è fortemente ispirata dal panorama e dal particolare clima islandese.
"Qua in Islanda - spiega Macchi - possiamo dire che l’inverno non manca, e ha una forma molto diversa da quello che conosciamo in Italia: ghiaccio e neve dappertutto, tempeste di vento, lunghe ore notturne e il sole che, quando c'è, è sempre al tramonto. Ho immaginato figure che escono dalla neve o dal ghiaccio, come ninfe e fauni, e osservano coloro che passano in quella terra gelata senza però interferire nel percorso di ognuno. Ciascuna figura ha caratteristiche che la distinguono dalle altre, ed é possibile ritrovarla nel titolo".
A 'mettere lo zampino' c'è stata anche l'eruzione vulcanica in Geldingadalur, da poco terminata, ma che ha influenzato la mostra con figure di fuoco, cenere e lava. Di seguito un estratto delle opere in mostra, per i tanti sanminiatesi curiosi di scoprire i lavori della loro concittadina lontana 4mila km da casa.
Elia Billero
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