Il tribunale di Pistoia ha condannato Don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro noto ormai da tempo per la sua attività in aiuto ai migranti, dopo una serie di controlli igienici alle sue strutture adibite a centro di accoglienza.
A dare notizia della condanna è lo stesso parroco sui suoi profili social, postando la foto della sentenza. "La sentenza di condanna - ha spiegato successivamente il sacerdote - mi è stata comunicata ieri. Mi è stato spiegato che la pena prevista sarebbe stata di un mese di carcere, ma che con la sospensione condizionale è applicabile la sola ammenda pecuniaria equivalente a 1.200 euro. Sono molto deluso. La tentazione è di non fare ricorso e neppure di pagare, perché la sento come una profonda ingiustizia, da parte delle istituzioni, che invece di aiutarci, ci mettono in difficoltà. Comunque, prima di decidere mi consiglierò con i miei avvocati".
È poi lo stesso Biancalani a rendere noto che a seguito dei controlli, fatti dopo alcune segnalazioni del vicinato, sarebbero stati trovati rifiuti ingombranti e anche ratti. Questa la giustificazione del parroco: "Questo è normale in una situazione in cui tante persone sono concentrate nello stesso luogo. Purtroppo dobbiamo fare tutto da soli, non abbiamo contributi dallo Stato, accogliamo e basta. Neppure la chiesa locale ci sostiene. Gli unici aiuti che abbiamo arrivano dalla chiesa di Roma e da istituzioni religiose, addirittura non cattoliche".
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