Rinnovato, nel segno della continuità, il direttivo fiorentino del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che nei giorni scorsi ha tenuto il suo quinto congresso territoriale. Segretario è stato confermato Giampaolo Giannoni, che sarà coadiuvato da Gabriella Diani (segretaria amministrativa, rappresenterà anche il sindacato all’interno dell’azienda ospedaliero-universitaria Meyer), Luca Bigi (segretario per l’AOU Careggi), Salvatore Sequino (Firenze) e Gianni Piccini (empolese-Valdelsa e Valdarno inferiore). Compongono il nuovo direttivo Barbara Damiano e Carmen De Vito (AOU Careggi), Alberto Balestra, Enzo Parisi e Paolo Porta (Asl Toscana centro).
Nel corso del congresso, il segretario territoriale uscente ha focalizzato la sua attenzione, tra le altre cose, sui sempre più frequenti casi di violenza ai danni degli infermieri: secondo una stima del NurSind, quasi un terzo dei sanitari nell’ultimo anno ha subito episodi di violenze fisiche o verbali durante i turni di lavoro, ma si stima che ci siano altrettanti casi non denunciati. Nel 75% dei casi le vittime sono donne.
“Una situazione insostenibile - ha spiegato Giannoni -. Ci auguriamo che anche le aziende sanitarie inizino a costituirsi parte civile, così da dare un segnale forte, da una parte di sostegno al personale aggredito, dall’altra di ferma condanna di questi episodi inqualificabili”.
Nelle relazioni dei coordinatori aziendali intervenuti, è emersa grande soddisfazione per la rappresentatività all’interno delle varie realtà della sanità toscana e per il numero di iscritti in forte aumento. Per quanto riguarda l’azienda Meyer, ha spiegato la coordinatrice aziendale Gabriella Diani, gli iscritti sono cresciuti dai 13 del 2012 ai 145 del 2022, i voti alle elezioni Rsu dai 18 del 2015 ai 116 di quest’anno e di conseguenza un numero di seggi è volato da uno a quattro. Numeri in forte crescita anche all’interno dell’AOU Careggi, con il totale degli iscritti che sale dai 254 del 2018 ai 570 del 2022, i voti alle elezioni Rsu da 342 a 468 e i seggi da 7 a 10. Numeri, questi, che consentono al NurSind di essere il secondo sindacato all’interno dell’azienda.
Al congresso ha partecipato anche il presidente della Regione Eugenio Giani. “In un settore strategico come quello della sanità, che in Toscana vuol dire oltre al personale precario e convenzionato, più di 54mila dipendenti a ruolo, una percentuale 33,8% sul valore della produzione e in termini assoluti una spesa di circa 3 miliardi di euro, ringrazio il NurSind per il contributo dato nei confronti di questi mesi.
Siamo convinti dell’importanza delle professioni sanitarie e dalle scorse settimane stiamo provvedendo a stabilizzare i professionisti che hanno maturato i requisiti previsti dalla normativa dando stabilità al lavoro di migliaia di professionisti e sicurezza alle loro famiglie. Dall’inizio della pandemia la Regione ha garantito il turn-over e in più ha assunto a tempo indeterminato 4.072 unità di personale sanitario: so bene che ci sarebbe bisogno di ulteriori risorse e personale, il nostro impegno è massimo in questo senso.
Anche dal punto di vista del PNNR come Regione porremo massima attenzione a quanto previsto e lavoreremo affinché gli investimenti non riguardino soltanto le strutture, come gli ospedali e le case di comunità, ma anche e soprattutto il personale. Che è e resta il cardine fondamentale della sanità, toscana e non solo”.
“Ringrazio quanti hanno deciso di accordarmi ancora una volta la loro preferenza - conclude Giannoni - e il direttivo che mi ha confermato nella carica di coordinatore territoriale. Ci aspetta un triennio importante, con tanti temi cui prestare la massima attenzione: in particolare la lotta agli episodi di violenza contro gli operatori, con supporto anche legale agli iscritti, la richiesta di un tavolo permanente in Regione per la definizione di standard sul fabbisogno del personale e percorsi certi sulla valorizzazione di infermieri e ostetriche con fondi anche regionali. Obiettivi ambiziosi, ma sono fiducioso: questa squadra sarà all’altezza delle sfide che ci attendono”.
Fonte: Nursind Toscana
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