Liberare l'Arno dai rifiuti nella sua Fibbiana è diventata una missione: con un retino ingegnoso, Caverni fa "la pesca al pesce palla", intrappolando non il simpatico animale ma palloni e tanti altri materiali finiti in acqua
Posizionato accanto al fiume attende con pazienza la sua preda, per catturarla dentro ad un retino ingegnoso. Massimo Caverni a Montelupo Fiorentino non pesca pesci ma plastica, rifiuti, e tutto ciò che la corrente dell'Arno si porta dietro per colpa dei comportamenti dell'uomo. Una responsabilità, per l'ambiente e i cambiamenti climatici, alla quale il volontario di Fibbiana ha deciso di rispondere indossando le galosce e imbracciando il lungo manico del suo retino acchiappa tutto. Con l'abilità di un pescatore, aspetta i rifiuti galleggianti per intrappolarli, tirarli fuori dall'acqua e avviarli così al corretto riciclo o smaltimento.
"Durante le piene ho notato che sulla pescaia si accumulavano tutti questi rifiuti e così ho pensato a come poter inventare un sistema per raccoglierli" racconta Caverni, ideando il suo retino dal manico allungato per arrivare anche in zone del fiume più difficili da raggiungere. È nata dunque la "pesca al pesce palla", come ironicamente l'ha battezzata il volontario. Non è però una a caccia al simpatico animale che si gonfia per difesa, ma ai palloni veri e propri, quelli usati nei campi sportivi o per una partitella in giardino finiti nel fiume, dove non dovrebbero trovarsi. Il momento perfetto per entrare in azione è nel momento di piena, quando in Arno c'è il bottino più corposo. "Il fiume trasporta palloni, bottiglie, ma anche estintori, frigoriferi. Purtroppo c'è di tutto - spiega ancora Caverni - quello che è recuperabile si recupera, il resto viene smaltito".
Un'attività, quella per l'ambiente, portata avanti dal cittadino montelupino anche durante le uscite con gli Acchiapparifiuti della Proloco di cui fa parte e con Plastic Free. "Lo faccio per passione e amore per l'ambiente - afferma infine il pescatore di rifiuti - un'attività partita vedendo il degrado notevole che c'è in Arno e la troppa inciviltà delle persone". La battaglia contro i rifiuti sembra persa a vederne la quantità, "ma non si molla. Anche con i miei colleghi dell'Acchiapparifiuti a volte pensiamo che purtroppo al fenomeno non si veda una fine, ma si fa il possibile per dare il nostro contributo".
Un contributo appunto, prezioso per il territorio e per l'ecosistema, al quale l'assessore all'ambiente Lorenzo Nesi rivolge i propri complimenti: "Grazie per il tuo impegno civico e per la responsabilità che metti in questa azione climatica, che supplisce a tanta disattenzione e ignoranza".
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