Inquinamento in Arno, a Montelupo ci pensa il pescatore di rifiuti Massimo Caverni

Massimo Caverni

Liberare l'Arno dai rifiuti nella sua Fibbiana è diventata una missione: con un retino ingegnoso, Caverni fa "la pesca al pesce palla", intrappolando non il simpatico animale ma palloni e tanti altri materiali finiti in acqua


Massimo Caverni

Posizionato accanto al fiume attende con pazienza la sua preda, per catturarla dentro ad un retino ingegnoso. Massimo Caverni a Montelupo Fiorentino non pesca pesci ma plastica, rifiuti, e tutto ciò che la corrente dell'Arno si porta dietro per colpa dei comportamenti dell'uomo. Una responsabilità, per l'ambiente e i cambiamenti climatici, alla quale il volontario di Fibbiana ha deciso di rispondere indossando le galosce e imbracciando il lungo manico del suo retino acchiappa tutto. Con l'abilità di un pescatore, aspetta i rifiuti galleggianti per intrappolarli, tirarli fuori dall'acqua e avviarli così al corretto riciclo o smaltimento.

"Durante le piene ho notato che sulla pescaia si accumulavano tutti questi rifiuti e così ho pensato a come poter inventare un sistema per raccoglierli" racconta Caverni, ideando il suo retino dal manico allungato per arrivare anche in zone del fiume più difficili da raggiungere. È nata dunque la "pesca al pesce palla", come ironicamente l'ha battezzata il volontario. Non è però una a caccia al simpatico animale che si gonfia per difesa, ma ai palloni veri e propri, quelli usati nei campi sportivi o per una partitella in giardino finiti nel fiume, dove non dovrebbero trovarsi. Il momento perfetto per entrare in azione è nel momento di piena, quando in Arno c'è il bottino più corposo. "Il fiume trasporta palloni, bottiglie, ma anche estintori, frigoriferi. Purtroppo c'è di tutto - spiega ancora Caverni - quello che è recuperabile si recupera, il resto viene smaltito".

Massimo Caverni con i volontari di Acchiapparifiuti

Un'attività, quella per l'ambiente, portata avanti dal cittadino montelupino anche durante le uscite con gli Acchiapparifiuti della Proloco di cui fa parte e con Plastic Free. "Lo faccio per passione e amore per l'ambiente - afferma infine il pescatore di rifiuti - un'attività partita vedendo il degrado notevole che c'è in Arno e la troppa inciviltà delle persone". La battaglia contro i rifiuti sembra persa a vederne la quantità, "ma non si molla. Anche con i miei colleghi dell'Acchiapparifiuti a volte pensiamo che purtroppo al fenomeno non si veda una fine, ma si fa il possibile per dare il nostro contributo".

(foto da facebook)

Un contributo appunto, prezioso per il territorio e per l'ecosistema, al quale l'assessore all'ambiente Lorenzo Nesi rivolge i propri complimenti: "Grazie per il tuo impegno civico e per la responsabilità che metti in questa azione climatica, che supplisce a tanta disattenzione e ignoranza".

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