Grazie al Fondo Sociale Europeo, che da sempre mette al centro i temi del lavoro e della formazione, ed al forte impegno della Regione in questo senso, la Toscana avrà a disposizione oltre 1 miliardo di euro da investire nel periodo 2021-2027 per "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita". Questa straordinaria opportunità è stata ricordata dall'assessora regionale all'istruzione Alessandra Nardini e dall'assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, nei loro interventi in occasione della seconda giornata della Fiera Toscana del Lavoro, in corso a Firenze nei locali della Fortezza da Basso.
Le due assessore, ciascuna per le proprie materie di competenza, hanno sottolineato che si tratta di un’occasione eccezionale per mettere a punto interventi efficaci e mirati, per favorire un’occupazione di qualità, accompagnata da un’implementazione dei servizi educativi, sociali e di welfare.
Nello specifico le risorse messe a disposizione dal ‘PR Toscana FSE+2021-2027’ approvato lo scorso 19 agosto sono state destinate ad alcune linee di intervento ritenute strategiche dall’amministrazione regionale:
- il miglioramento dell’accesso all'occupazione per tutte le persone in cerca di lavoro (tema a cui sono stati dedicati 207,6 milioni così suddivisi: 141,7 milioni per migliorare l'accesso all'occupazione dei giovani, delle disoccupate e dei disoccupati di lungo periodo, degli inattivi e dei gruppi svantaggiati; 36 milioni per la partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro; 29,9 milioni per promuovere l'adattamento di lavoratrici/lavoratori e imprese ai cambiamenti, pensando anche ad un invecchiamento attivo, sano e ambienti di lavoro adeguati;
- ad istruzione e formazione sono stati destinati 222,3 milioni di euro così ripartiti: 26,3 milioni per migliorare l’efficacia e l’attinenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e formazione, per sostenere l'acquisizione di competenze chiave, comprese quelle imprenditoriali e digitali, e l'introduzione di sistemi formativi duali e di apprendistato; 196 milioni per la parità di accesso all’istruzione e alla formazione per i gruppi svantaggiati, per gli adulti e per le persone con disabilità;
- all’occupazione giovanile sono dedicati 191 milioni: 100 per migliorare l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione, anche tramite la promozione del lavoro autonomo e dell'economia sociale, mentre 91 milioni sono stati riservati alla parità di accesso e di completamento dell’istruzione e della formazione di qualità, pensando in particolare ai gruppi svantaggiati, partendo dall'educazione della prima infanzia fino a quella professionale, al livello terziario e all'istruzione degli adulti;
- infine all’inclusione sociale è stata destinata una quota significativa dei finanziamenti del Fse, 419,4 milioni, dei quali 179,4 per incentivare l'inclusione attiva, le pari opportunità, la non discriminazione e il miglioramento dell’occupabilità dei gruppi svantaggiati; 240 milioni per l’acceso ai servizi di qualità a prezzi accessibili, con particolare attenzione all’infanzia, alle persone anziane, alla modernizzazione dei sistemi di protezione sociale ed al miglioramento dell'accessibilità per le persone con disabilità.
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