Il percorso in mountain bike ideato dal CAI parte da Spina e arriva a Populonia, unendo Adriatico e Tirreno: l'itinerario passa anche da Gambassi e Volterra. Prima escursione il 17 e 18 settembre
Per gli amanti della mountain bike che oltre a pedalare amano storia e cultura, la ciclovia da scoprire è quella ideata dalla Sezione del Club Alpino Italiano di Bologna che parte da Spina e arriva a Populonia, lunga oltre 500 chilometri, unendo il mare Adriatico con il Tirreno (https://sulletraccedeglietruschi.caibo.it/). Su questo itinerario, quattro sezioni CAI (Bologna, Livorno, Perugia e Sesto Fiorentino) hanno organizzato un’escursione in MTB nel tratto che va da Gambassi Terme alla Riserva di Monterufoli nel fine settimana del 17-18 settembre 2022, un percorso itinerante che attraversa il cuore della Toscana, partendo dai crinali della Val d’Elsa ed inseguendo le tracce etrusche verso Volterra, per inoltrarsi poi nelle colline Metallifere, territorio selvaggio caratterizzato dalla ridottissima presenza antropica.
Il gruppo CAI di 18 biker emiliani, toscani e umbri ha fatto tappa a Volterra sabato sera, partecipando ad un incontro con il sindaco Giacomo Santi e l’assessore Davide Bettini per promuovere l’iniziativa con le amministrazioni locali. "Questa ciclo-escursione intersezionale – ha ricordato Alberto Monzali, del CAI Bologna, nel corso dell’incontro a Palazzo dei Priori – sia di auspicio affinchè il percorso possa diventare un motore utile per lo sviluppo del territorio, dando così un senso pieno alla parola ciclo-escursionismo di cui il CAI è promotore".
La ciclovia è realizzata tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, su terreni senza particolari difficoltà tecniche (ad esclusione del tratto appenninico) percorribile in una decina di giorni. Il tracciato può essere diviso in tratti e praticato in tempi diversi e da utenti con diversa tipologia di bicicletta, grazie all’accessibilità in più punti della rete ferroviaria locale.
Rispetto alle precedenti vie escursionistiche sullo stesso tema, sono state variate le mete, gli itinerari ed anche il titolo, divenuto "Sulle tracce degli Etruschi, da Spina a Populonia", proprio ad indicare che non si tratta di una reale antica via etrusca, ma di un viaggio in mountain bike alla ricerca delle tracce di questi nostri antichi progenitori. Speriamo che il progetto possa svilupparsi ulteriormente prolungando il percorso fino a Viterbo affinchè, grazie al Club Alpino Italiano, possa davvero diventare la prima grande ciclovia storica.
"Siamo lieti e vi ringraziamo per aver deciso di fermarvi a Volterra – hanno sottolineato il sindaco Santi e l’assessore Bettini nel loro intervento con il gruppo di biker CAI riunito – per raccontarci di persona di questa vostra bellissima iniziativa sportiva e culturale; Volterra rappresenta uno dei centri più importanti della civiltà etrusca e non poteva non trovare risalto in questa ciclovia che comunque da importante valore aggiunto alla fruizione della nostra città e del nostro territorio. Il Comune di Volterra sottolinea l’assessore, si sta connotando sempre di più come centro di un ideale "reticolo verde" di Cammini e Ciclovie tematicamente legate al mondo etrusco e non solo. Vorrei citare il Cammino d’Etruria, che sta compiendo gli ultimi passi per un definitivo inserimento nell’Atlante dei Cammini toscano, e che, proprio con iniziative promosse dal CAI, ha già portato a Volterra numerosi gruppi di vostri escursionisti. Questo Cammino, che corre da Pisa a Chiusi, lungo una direttrice est-ovest e la Ciclovia che ci state presentando, che scende lungo l’asse nord-sud, si intersecano proprio a Volterra, disegnando una ideale e magnifica X su tutta l’Etruria storica con al centro la nostra città! Vorrei anche ricordare il progetto "Dalla francigena alla Costa degli Etruschi" che con i suoi percorsi sia per escursionisti a piedi che in mtb segue idealmente tratti delle antiche Vie Salaiole, importanti infrastrutture di collegamento che nel medioevo venivano utilizzate per il trasporto ed il commercio del sale dalle nostre miniere di Saline alle varie destinazioni.
Ma tutte queste offerte "sulla carta" sarebbero ben poca cosa se questi tracciati non venissero vissuti nella loro concretezza e fisicità. "..il cammino si fa camminando.." ci ricorda Machado e quindi di nuovo grazie al vostro sodalizio per l’impegno e la passione che mettete nella realizzazione del fine ultimo di tutto questo lavoro e cioè rendere fruibili in modo intelligente e a misura d’uomo le infinite bellezze che ci circondano", conclude l’assessore Bettini.
Fonte: Sezioni CAI di Bologna – Livorno – Sesto Fiorentino - Perugia
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