Le parole chiave sono “benessere diffuso e circolare del territorio rurale”, cuore di un modello integrato fondato sulla valorizzazione delle risorse naturali e culturali, ma anche dei sistemi agroalimentari e delle iniziative di sviluppo locale; sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio toscano e della salvaguardia delle tradizioni, ma anche sulla difesa del reddito e della vitalità diffusa dei territori.
Rafforzare e rilanciare questo modello è l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato da Regione Toscana e Slow food Toscana, che individua nello sviluppo di “Centri delle conoscenze e competenze per i prodotti agroalimentari tradizionali toscani e l’agrobiodiversità” un fondamentale strumento di intervento e azione.Secondo la vicepresidente e assessora all’agroalimentare questa intesa rappresenta un nuova opportunità per dare ulteriore forza all’impegno della Regione per costruire una Toscana sempre più in sintonia con l’idea di uno sviluppo sostenibile e di qualità. La vicepresidente ricorda anche come questo obiettivo sia in linea con la strategia
europea “dal produttore al consumatore” per una transizione dell'agricoltura verso pratiche più sostenibili, riducendo l’uso di sostanze chimiche e potenziando l'agricoltura biologica, promuovendo così migliori stili di vita a tutele di salute, ambiente e anche benessere animale.“Un accordo di cui siamo soddisfatti e che suggella l'impegno trentennale di Slow Food per la valorizzazione delle produzioni locali e di un'agricoltura a misura d'uomo e di ambiente”, - afferma Gianrico Fabbri, coordinatore di Slow Food Toscana-. L’intesa porta in dote progettualità importanti per la salvaguardia della biodiversità. Un patrimonio di esperienze che passa dai progetti di Arca del Gusto, I Presìdi Slow Food, i Mercati della terra e altre iniziative di educazione alla cultura agroalimentare, che viene messo a disposizione di Regione Toscana, convinti che, come in passato, la collaborazione tra Slow Food Toscana e Regione porterà risultati importanti”.
Accanto allo sviluppo di Centri delle conoscenze e competenze per i prodotti agroalimentari tradizionali toscani (PAT) e l’agrobiodiversità, Slow Food Toscana offrirà, in particolare, supporto alla Regione Toscana nell’individuazione delle migliori pratiche sperimentate a livello nazionale e internazionale sui temi dell’agrobiodiversità e dei prodotti tradizionali, che hanno assunto un ruolo sempre più importante come testimoni del territorio e dell’immagine di qualità dell’agricoltura toscana, e contribuirà al raccordo con il mondo associativo su temi connessi agli obiettivi del protocollo
Fonte: Regione Toscana
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