Polemiche dopo il video selfie, pubblicato sui social dal capogruppo Lega del Q3 Firenze e poi rimosso. Chieste dimissioni e presa di posizione del partito
Alessio Di Giulio, capogruppo della Lega di Salvini a Firenze. Magari la prossima volta dimostri il suo coraggio riprendendo col telefono un uomo, magari il doppio di lui, dicendo le stesse cose. Perché non fanno solo ribrezzo. Sono pure vigliacchi. pic.twitter.com/RyJ3HVi0ki
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) September 5, 2022
Sta facendo discutere un video pubblicato nei giorni scorsi da Alessio Di Giulio, capogruppo della Lega nel quartiere 3 a Firenze, contro la comunità rom. Di Giulio nel video inquadra sé stesso e alle sue spalle una donna, intenta a mendicare nel centro della città, che indossa un abbigliamento tipico rom e sinti. Riprendendosi, il consigliere afferma: "Il 25 settembre vota Lega, per non vederla mai più". Inizialmente la donna, inquadrata nel video selfie, saluta alla telecamera ma poi, sentendo le parole di Di Giulio afferma "No, non dire così", e poi lui si ripete con le stesse frasi. Numerose le polemiche nate sui social contro il video che poi è stato rimosso. Commenti indignati, come quello di Selvaggia Lucarelli che sempre su Facebook scrive riferendosi al consigliere del carroccio: "Magari la prossima volta dimostri il suo coraggio riprendendo col telefono un uomo, magari il doppio di lui, dicendo le stesse cose. Perché non fanno solo ribrezzo. Sono pure vigliacchi".
Questa mattina, dopo le reazioni contrarie, Di Giulio sui social scrive: "Facebook ha censurato il video sorridente che ho postato ieri, dove mi auguravo di non vedere più l’accattonaggio a Firenze visto che la signora in questione ci ha seguito da piazza Signoria a metà via Calzaiuoli chiedendoci soldi in maniera insistente". Entrando nel merito dei commenti sul suo video aggiunge, "non so perché non riesco a vedere, da parte di qualche influencer della domenica, nessun video che denunci il tema dell'accattonaggio molesto nelle grandi città della Toscana". Prosegue, "ricordo che l'accattonaggio molesto è un reato" e conclude "chi la vuole buttare sul razzismo vuol dire che non mi conosce".
Di Giulio non si pente dopo il video con la rom e a La Zanzara rilancia: “Pure lei rideva. Mi ha inseguito da Piazza della Signoria, potremmo mandarla via con un decreto di espulsione. Mi ha molestato. Io razzista? La mia ragazza è nigeriana. Dimettersi? No”
Dopo il video che ha fatto il giro del web, il consigliere leghista Alessio di Giulio non si pente di quanto fatto. I social si sono scatenati dopo che il rappresentante di quartiere fiorentino aveva postato un filmato dove riprendendo una signora di etnia rom diceva: “Il 25 settembre vota lega per non vederla mai più”
A La Zanzara su Radio 24, il rappresentante del Carroccio dichiara: “Non mi sembra di aver usato tutta questa maleducazione. Era fatto in maniera scherzosa, pure lei rideva. Io razzista? La mia ragazza è nigeriana”.
“Forse ho sbagliato i modi - continua Di Giulio a La Zanzara - ma io sono uno di strada. Ero in piazza della Signoria a prendere un aperitivo con la mia fidanzata e ci ha inseguito fino a Via Calzaiuoli. Lei voleva i soldi, mi ha molestato, l’accattonaggio è illegale e io sono per la legalità. Potremmo mandarla via con un foglio di decreto espulsione, come tanti che creano problemi in città".
E a chi ha chiesto le sue dimissioni, il consigliere Di Giulio risponde: “Ma dai”.
I commenti
Ehm (Unione Popolare): "Video grave, Lega prenda posizione"
"Il video provocatorio nei confronti di una donna caricato da Alessio Di Giulio, capogruppo leghista del Quartiere 3 di Firenze, è grave e richiede una chiara e netta presa di posizione da parte del suo partito e delle istituzioni locali e nazionali". Così in una nota Yana Ehm, deputata di ManifestA e candidata con Unione Popolare. "È inaccettabile l’idea che una figura istituzionale del capoluogo toscano inviti a votare Lega con la promessa di espellere una persona qualunque, etichettandola per la sua appartenenza, culturale e sociale! Ma non c’è da stupirsi. D’altronde è la stessa Lega che solo qualche mese fa, in consiglio comunale a Firenze, votò contro l'istituzione della giornata a ricordo del Porrajmos, lo sterminio nazifascista di Rom e Sinti - prosegue la Ehm – alimentare odio dimenticando la storia non è mai una buona soluzione. Riprendere senza permesso una persona per la strada con chiaro intento denigratorio e razzista è un atteggiamento vigliacco di chi non ha alcun rispetto per la vita umana".
"Non si chiama buonismo, ma sussulto di civiltà! Le dimissioni immediate di Alessio Di Giulio dal Consiglio e dal suo partito sarebbero il minimo". Continua Ehm. "Chiedo infine al Partito Democratico di non fare propaganda elettorale (sul voto utile), ma di unirsi alla voce dei gruppi consiliari della città di Firenze e chiedere uniti la richiesta di dimissioni del consigliere. Il centrodestra batta un colpo e prenda immediatamente le distanze da questi atteggiamenti beceri e vigliacchi" conclude la deputata.
Sinistra Progetto Comune: "Di Giulio deve dare le dimissioni"
"Fare propaganda elettorale sulla pelle di chi è vittima di odio e pregiudizio sociale qualifica un modo di fare politica indecente. Farlo strizzando l'occhio alle pagine più oscure della storia del nazi-fascismo europeo è anticostituzionale". Così in una nota Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune e Luigi Casamento, Sinistra Progetto Comune Quartiere 3.
"Alessio Di Giulio, capogruppo della Lega al Quartiere 3 di Firenze, deve dare le dimissioni. Se pensava di essere simpatico, è chiaro che ha un senso dell'umorismo perverso. Se era serio, sarebbe meglio che provasse a capire cosa vuol dire morire, sparire, non esistere più. Ci sono tante guerre nel mondo, anche vicino al Paese. Provi a levarsi gli occhiali da sole e magari vedrà che la vita va oltre i confini della propaganda di Salvini, oltre i social, oltre i like, oltre l'odio di cui si nutre una politica pericolosa, da non sottovalutare. Acquista una luce inquietante il fatto che solo Partito Democratico e Lista Nardella abbiano condiviso il percorso che ha portato - con la partecipazione del nostro gruppo consiliare - all'istituzione di una giornata per la commemorazione del Porrajmos, lo sterminio nazifascista di Rom e Sinti, che si tiene ogni anno a Firenze (e in cui in effetti non abbiamo mai visto un esponente del centrodestra). Non c'è sottovalutazione possibile. Il capogruppo della Lega al Quartiere 3 deve dare le dimissioni e il suo partito, la sua coalizione, devono prendere le distanze. Ci sono valori e principi su cui a parole si dice che tutte e tutti concordiamo. Se si dimostra che così non è, occorre riconoscerlo e agire di conseguenza".
Lolini (Lega): "Problema reale, video sbagliato"
"Il video pubblicato da Alessio Di Giulio, consigliere del quartiere 3 di Firenze, solleva un problema reale ma lo fa in modo assolutamente sbagliato". Così il commissario regionale della Lega Mario Lolini sul video pubblicato dal consigliere di quartiere fiorentino. "Nelle nostre città -sostiene Lolini- esiste il problema dell’accattonaggio molesto e del racket che sfrutta minori o disabili a tale scopo. In tante città, soprattutto nelle periferie, persiste l’annoso problema degli accampamenti abusivi di rom e sinti, in cui si svolgono attività illegali e dove le condizioni igienico-sanitarie sono oltre il limite della decenza". Lolini spiega come la soluzione non sia quella di far finta che il problema non esista, ne di banalizzarla. "È sbagliato -prosegue il commissario della Lega- girarsi dall’altra parte e non affrontare il tema come fa la sinistra. Allo stesso modo bisogna evitare la banalizzazione di questioni importanti e la colpevolizzazione di singole persone. Il tema è serio e la risposta di chi ricopre un incarico pubblico deve esserlo altrettanto. È con questo spirito - conclude- che affronteremo questo e altri problemi legati all’integrazione e alla sicurezza pubblica nelle nostre città quando torneremo al governo del paese".
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