Un progetto intergenerazionale che coinvolge nomi affermati e giovani star del jazz. Dal 6 al 10 e dal 14 al 18 settembre torna il Firenze Jazz Festival, che, dopo gli anni difficili della pandemia, rilancia proponendo un cartellone ricchissimo con 41 concerti e 13 nazionalità rappresentate.
Una grande festa musicale che coinvolge l'intera città, portando il jazz nelle vie, nelle piazze e in alcune delle più belle location dell'Oltrarno e non solo. Un ricchissimo ventaglio di proposte, spaziando da esperienze più intime e per intenditori a grandi concerti: il jazz in tutte le sue molteplici sfaccettature con preziose incursioni nell'elettronica, nel soul e nel pop.
La rassegna - organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. con la direzione artistica di Francesco Astore, con il coordinamento di Enrico Romero e in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus - rientra fra le quindici grandi rassegne e festival dell'Estate Fiorentina. Con il contributo di: MIC - Ministero della Cultura, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze. Media partner: Musica Jazz, The Florentine, Lungarno. Patrocinio: Città Metropolitana di Firenze. Sponsor: Ruffino, Prinz, Sprissetto e Velmotor 2000. L'immagine grafica del Festival è realizzata dal giovane artista toscano Exit Enter. Sul manifesto del FJF l'”omino” di Exit Enter stringe un sax, con passione trascinante e desiderio di improvvisare.
“Firenze Jazz Festival, tra le 15 grandi rassegne e festival dell'Estate Fiorentina, è ormai un appuntamento fisso per chi ama lo spettacolo di qualità. Grazie agli organizzatori, che sono riusciti anche quest’anno a mettere in campo una programmazione di altissimo livello, oltre 40 concerti in 10 location diverse, con un mix di grandi artisti italiani e stranieri. Una rassegna “diffusa” che porta musica e cultura in tante parti della città” - ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.
Il programma del Festival
Quest'anno il FJF vanta quattro giorni in più di programmazione, dal 6 al 10 settembre ospita infatti una ricca preview che coinvolge nuove location e nuovi partner. Tra questi figura Empoli Jazz, che in partnership con il FJF, propone al Forte Belvedere il Subconscious Trio (6 settembre, ore 20:30): un trio tutto al femminile che nel suo repertorio amalgama influenze musicali provenienti dai tre diversi paesi d'origine delle sue componenti (Taiwan, Bulgaria e Italia), e che in questa occasione presenta “Water Shapes”, album d’esordio uscito pochi mesi fa.
L'8 settembre ci spostiamo verso una delle principali location della manifestazione, ossia la Limonaia di Villa Strozzi. Qui una delle voci più originali all’interno della nuova generazione di musicisti jazz. Stiamo parlando dalle vibrafonista taiwanese Yuhan Su, votata già nel 2018 nel referendum della rivista Down Beat come una delle migliori musiciste dell'anno, si esibirà al FJF con il suo quartetto (ore 19:15). A seguire (ore 21:30) uno dei concerti più attesi, e cioè quello del Roberto Ottaviano Eternal Love 5t: "In spirit Of Mingus – The Centenary Tribute”. Il 2022 l’anno del centenario della nascita di Charles Mingus, uno dei più grandi eroi del jazz moderno, immancabile quindi la sua celebrazione. "In spirit Of Mingus – The Centenary Tribute” è un gruppo che vede come leader uno dei più validi e noti sassofonisti del jazz Italiano, attivissimo in Italia ed all’estero. Al suo fianco quattro fuoriclasse: Alexander Hawkins, Marco Colonna, Giovanni Maier e Zeno De Rossi.
La magia del piano solo recital di Antonello Salis apre la serata di venerdì 9 settembre a Villa Bardini (ore 19:00). Dopo le prime esperienze “beat” la folgorazione (e l’amicizia) con l’Art Ensemble of Chicago e in particolare con Lester Bowie e Don Moye, con i quali collaborerà a più riprese, e poi con Don Cherry, Nanà Vasconcelos e moltissimi altri. Negli anni 90 è attivo anche nel trio P.A.F. insieme a Paolo Fresu ed a Furio Di Castri e nell’Orchestra del Titanic insieme a Stefano Bollani. Autore anche di musiche per film, teatro e balletto, Antonello Salis è un artista unico nel suo genere. A seguire (ore 21:30) Villa Bardini è il luogo prescelto per ospitare una vera e propria All Stars del jazz toscano. Sul palco la carica espressiva del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini e l’eleganza del pianista Francesco Maccianti, due solisti di gran classe che già in passato avevano più volte collaborato insieme. Con loro, per presentare alcuni brani del nuovo disco “Falling Up”, una sezione ritmica raffinata: Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria, due solisti di gran classe che vantano numerose collaborazioni con musicisti del calibro di Stefano Bollani, Enrico Rava, Roberto Gatto o Gianluca Petrella.
Sabato 10 settembre, Firenze Jazz Festival inizia in orario mattutino in Sala Vanni con l’omaggio di Marco Colonna Trio a Charles Mingus per il centenario dalla sua nascita. L’artista ci porterà alla scoperta dell’universo mingusiano scegliendo di esplorare e di assaporare alcuni dei suoi aspetti e frammenti meno noti ma spesso ancora più affascinanti. Alle 19:00 a Villa Bardini quattro tra i più apprezzati jazzisti italiani che presentano i classici del Cool Jazz. Nel quartetto Botte di Cool il trombettista Fabio Morgera, il sassofonista Dario Cecchini ed il batterista Alessandro Fabbri, coadiuvati dall’impeccabile contrabbasso di Guido Zorn, esaltano le loro qualità di strumentisti e di arrangiatori, e vi condurranno alla (ri)scoperta dei classici del Cool Jazz, un tipo di jazz che, partendo dalle strade di New York, trovò un incredibile successo popolare nei club californiani e nei campus universitari negli anni ’50.
Alle 21:30 Villa Bardini accoglie uno dei concerti più attesi di questa edizione, e cioè quello del Lucy Woodward Quartet. Nel suo curriculum la Woodward vanta due hit nei top 40, due BMI Music Awards, un invito al Tonight Show di Jay Leno, un album prodotto da Tony Visconti (lo storico braccio destro di David Bowie), il lavoro come corista insieme a giganti del calibro di Rod Stewart, Celine Dion, Barbra Streisand, Joe Cocker e Chaka Khan, un tour come voce dei Pink Martini. Poi l’amicizia con il bassista Michael League la porta a collaborare con gli Snarky Puppy, con cui incide l’album “Family Dinner”, continuando a collaborare dal vivo nei tour della band per una decina di anni.
Il Festival dal 14 al 18 settembre
Firenze Jazz Festival torna il 14 settembre in Sala Vanni con F2, il duetto nato dall’incontro tra la batterista Francesca Remigi ed il clarinettista Federico Calcagno (ore 19:00). Entrambi vincitori del Top Jazz rispettivamente, nel 2021 e nel 2022, i due musicisti si ritrovano a condividere il palco presentando un duo tanto anomalo quanto intrigante. Alle 19:15 il festival si sposta al Piazzale Michelangelo - Vip’s Bar con il giovane chitarrista pugliese Simone Basile. Lo scorso anno è uscito il suo secondo album solista, dedicato all’indimenticabile Wes Montgomery mentre il suo nuovo disco, “Morning Raga”, è fortemente influenzato dalla musica indiana.(replica ore 21:15). Il Giardino di Villa Strozzi (alle 19:15) accoglie un’esperienza più raccolta e “letteraria”. “Stazioni Sonore” è il progetto di Claudia Tellini e Nico Vernuccio, colleghi da oltre venti anni. La ricerca si intesse con cura con un repertorio che va dagli standards jazz alla musica africana, dall’operetta al folk mediterraneo, nell’intima formula di un duetto tra una voce femminile ed un contrabbasso.
La serata di mercoledì 14 continua all’Anfiteatro di Villa Strozzi con Rosa Brunello che presenterà “Sounds Like Freedom”, il nuovo progetto internazionale che la vede a fianco della trombettista Yazz Ahmed, emergente star del jazz inglese,,alle sperimentazioni di sapore arabo del chitarrista egiziano Maurice Louca ed il drumming innovativo di Marco Frattini, l’album è il risultato di improvvisazioni sulle quali la Brunello è poi intervenuta in post produzione insieme a Tommaso Cappellato. Il progetto, che sarà presentato alle 21:30, racconta gli strani tempi presenti, celebrando il bisogno di libertà e la gioia di condividere esperienze con artisti provenienti da altre culture.. Alle 19:30 e alle 22:00, The Stellar ospita un quartetto di eccellenze della nuova generazione di musicisti jazz italiani, un combo che nasce dall’incontro tra il contrabbassista Michelangelo Scandroglio, il pianista Manuel Magrini, la batteria di Bernardo Guerra e la tromba di Cosimo Boni.
Giovedì 15 settembre, il musicteller Federico Sacchi omaggia l’artista Judy Garland con una delle sue esperienze d’ascolto, un vero e proprio documentario dal vivo che fonde musica, teatro, storytelling e video (ore 20:45). Sala Vanni ospita “Miss Show Business”, il racconto di una straordinaria storia d’amore: quella tra Judy e il suo pubblico.
L’evento vede la collaborazione del Florence Queer Festival.
Alle 18:30 e di nuovo alle 21:15, Michele Tino e Sophia Tomelleri Quartet propongono per la location del Santarosa Bistrot un insieme di composizioni che cercano di sfruttare al massimo le potenzialità del gruppo, contrapponendo alla ricerca contrappuntistica dei due sassofoni la costante ambiguità armonica dovuta alla mancanza del pianoforte.
Il festival si sposta poi di nuovo su una delle location più spettacolari di Firenze: il Piazzale Michelangelo – Vip’s Bar accoglie infatti uno tra i musicisti di formazione jazzistica che hanno saputo raccogliere l’eredità spirituale di John Coltrane e continuare la sua ricerca sul suono interiore: Dimitri Grechi Espinosa. Ad accompagnarlo in questo concerto Mc Nikke & Fabulous Brothers, un progetto musicale anch’esso nato con l’intento di ricreare le atmosfere del soul jazz, proponendo un repertorio in cui spiccano brani del grande Ray Charles e di virtuosi dell’hammond sound (ore 19:15 e 21:15).
Nel giardino di Villa Strozzi alle 19:15 arriva anche il Nazareno Caputo Phylum Trio, a presentare l'omonimo album d’esordio del vibrafonista insieme al contrabbassista Ferdinando Romano e al batterista Mattia Galeotti. A seguire (ore 21:30), Hamid Drake & Pasquale Mirra si esibiscono all’Anfiteatro di Villa Strozzi I due musicisti sono ipnotici, imprevedibili, alchemici. La sinergia musicale e l’intenso scambio che riescono a creare ammaliano. Le pulsazioni africane e orientali dei tamburi di Drake sanno assorbire l’eclettismo del vibrafono di Mirra e respirarci assieme, in un viaggio sonoro che vi lascerà il pubblico a dir poco sbigottito. Chiude il programma del 15 settembre il Romano/Burgoyne/Magrini Trio, con jam session annessa, dalle 22:30 presso l'Ostello Tasso.
Venerdì 16 settembre alle 19 Firenze Jazz Festival propone per la Sala Vanni una formazione tra le migliori del nuovo jazz italiano, ossia Lilac for People. Fin dal primo debutto nel 2016, l’ottetto guidato dalla cantante e compositrice Francesca Gaza ha vinto vari concorsi ed è stato recensito ampiamente sia a livello nazionale che internazionale dalla critica specializzata. Lo scorso giugno è uscito il loro secondo disco, “Sfiorire” per la Tûk Music di Paolo Fresu. Assoli di tromba, sax scatenati, fisarmoniche struggenti, ritmi dispari e un’energia contagiosa. Alle 18:30 e alle 21:30, la fanfara Bandaradan si esibisce al Santarosa Bistrot con le loro sonorità balcan-gipsy meticciate con originari sapori latino-americani. Un ensemble trascinante e irresistibile per un’atmosfera di festa collettiva. Al Piazzale Michelangelo – Vip’s Bar arriva il SeZam Trio, un progetto che riprende una formula, quella del classico trio organo hammond, chitarra e batteria, in voga soprattutto negli anni ’60 e ‘70 come una delle massime espressioni del Soul Jazz. L’intesa tra i membri della sezione ritmica, Manrico Seghi e Vladimiro Carboni fortifica e arricchisce le composizioni della chitarra solista di Francesco Zampini (ore 19:15 e 21:15). La programmazione prosegue al giardino di Villa Strozzi con MAG Collective, il progetto guidato dalla cantante Giulia Galliani che, grazie al suo primo lavoro discografico “Song For Joni” ha ricevuto una notevole attenzione dalla critica, specialmente per gli interessanti arrangiamenti apportati ai brani della cantautrice canadese Joni Mitchell (ore 19:15). A seguire, alle 21:30, l’Anfiteatro di Villa Strozzi ospita una cantante e chitarrista devota allo studio e alla diffusione della musica brasiliana. Barbara Casini presenta “Hermanos”, un viaggio nel variopinto panorama musicale dell’America Latina. Dall’Argentina al Perù, dal Brasile al Messico, passando per Cuba. Paesi “fratelli” accomunati dalle ferite del colonialismo e dal contatto profondo con l’Africa dello schiavismo, ma che, come rovescio della medaglia, sono stati terreno fertile per ogni tipo di affascinante mescolanza culturale. A fianco di Barbara Casini in questo suo nuovo progetto, oltre a Roberto Taufic (chitarra) e Seby Burgio (piano), anche il sax dell'argentino Javier Girotto.
Nel frattempo alle 19:15 e poi alle 21:15, il Circolo La Rondinella ospita la cantautrice Marianne Mirage che, insieme alle tastiere di Marquis, al basso di Francesco Giampaoli e alla batteria di Pietro Gregori, porta la sua visione spirituale della musica tra groove anni ‘60 e melodie di chitarra e voce sognati. Marianne è il nome d’arte di Giovanna Gardelli, artista appassionata delle atmosfere black, soul e delle grandi voci del jazz : in numerose occasioni ha aperto concerti di artisti nazionali e internazionali tra cui Patti Smith, Baustelle, Patty Pravo, Brunori Sas e molti altri.
Uno degli appuntamenti più attesi di Firenze Jazz Festival 2022 è quello che vede protagonisti i Calibro 35 con il loro speciale tributo ad Ennio Morricone, previsto per venerdì 16 settembre (ore 21:30) ad Ultravox Firenze - Anfiteatro Ernesto De Pascale. «Me lo immagino che ci ascolta e ci dice “Nun se sona così questa musica”, ha ironizzato Tommaso Colliva dei Calibro 35 in una sua intervista al Corriere della Sera».
"Scacco al Maestro" è la loro nuova uscita discografica e ai fan più devoti di Ennio Morricone la band consiglia di resettare la propria memoria musicale. L’idea dei Calibro 35 è quella di ispirarsi allo sperimentalismo del maestro e di omaggiare la sua infinita creatività: un’impresa ambiziosa ma necessaria per raccontare passato, presente e futuro della band. L'evento è realizzato da Le Nozze di Figaro e Ultravox Firenze in collaborazione con il Firenze Jazz Festival.
Sabato 17 settembre il Festival riparte alle 10:30 dalla Sala Vanni con un incontro musicale caratterizzato da una carica espressiva di altissimo livello, alternata a momenti di profonda intensità lirica, in un repertorio che si muove tra composizioni originali e standard jazz. Flavio Boltro, tromba di riferimento del jazz italiano ed europeo, in coppia con Fabio Giachino, tra i più virtuosi giovani pianisti italiani, danno vita a “Things to say”, un album che di belle cose da dire ne ha veramente molte. Alle 12, sempre in Sala Vanni, un nuovo omaggio a Charles Mingus. Protagonista Stefano Zenni, che racconta "Il trionfo del bastardo", focalizzato sull'autobiografia umana e musicale del celebre compositore e contrabbassista. Utilizzando forme musicali innovative, Mingus ha proiettato la propria interiorità in una dimensione collettiva, in cui ogni individuo improvvisa con la sua voce strumentale per unirsi nel grande affresco corale della socialità umana. Al Circolo del Torrino alle 18 il trio Cherubini/ Volo/ Spitilli affronterà la reinterpretazione di alcuni standard jazz, basandosi sui propri background, mentre all'Ultravox Firenze si scaldano i motori per la grande festa del Firenze Jazz Festival ad Ultravox Firenze che a partire dalle 18 vedrà in programma il dj set di Daddy G (Massive Attack) più i live di Meg, Joan Thiele, Mop Mop e l'apertura del collettivo Fvtvra. Daddy G è tra i principali protagonisti di quell’incredibile sound che miscela dub, reggae, funk, disco e hip hop, ricordando Massive Attack (di cui Daddy G è stato fondatore e voce principale), Tricky, Portishead, Smith & Mighty: uno stile che ha lasciato tracce nel mondo per più decenni. I Mop Mop sono una creazione di Andrea Benini, musicista, compositore, produttore, dj attivo nella scena musicale internazionale, appassionato di musica Afro-Americana e instancabile osservatore e sperimentatore di suoni. Il loro raffinato cosmo musicale ricorda talvolta Fela Kuti, talvolta il visionario Sun Ra. Attesissimo anche il concerto di Meg. Dopo il sodalizio con i 99 Posse, dal 2004 inizia una carriera solista eclettica, ricca di contaminazioni tra diversi stili e mondi, uniti sempre dalla musica elettronica. Il 2022 segna il suo ritorno sulle scene corroborato da nuovi stimoli sonori e dall’uscita del singolo “Non ti nascondere”. L’altra protagonista femminile della serata è Joan Thiele: fin dall’infanzia ha trascorso una vita nomade che le ha regalato un gusto musicale internazionale quando, da adolescente, si trasferisce a Londra, dove coltiva la sua passione per la musica e sviluppa una grande personalità artistica tra pop, R&B e colonne sonore di vecchi film.
Il ricco programma del FJF si chiude domenica 18 settembre con il concerto di Ghost Horse a Poggio Casciano Le Tre Rane. La band è l’espansione sotto forma di sestetto di Hobby Horse, trio avant-jazz formati dai due statunitensi Dan Kinzelman e Joe Rehmer e dal batterista Stefano Tamborrino, un combo che negli ultimi dieci anni si è posto all’avanguardia di un rinnovamento creativo nella scena jazz italiana, e che sta ricevendo un crescente e meritato riconoscimento a livello mondiale (inizio ore 12:30 - Prenotazione obbligatoria al 3783050220 - email hospitality@ruffino.it). C'è infine, al Circolo della Rondinella il concerto dei Guano Padano (ore 18): un gruppo nato dall’incontro di tre grandi talenti della musica italiana, fondendo il jazz con i sentieri polverosi del country, del blues, del rock e del tex-mex. Stiamo parlando di Alessandro “Asso” Stefana, Danilo Gallo e Zeno De Rossi, una band che vanta collaborazioni sui loro quattro album con musicisti del calibro di Mike Patton, Bill Frisell, Marc Ribot, Gary Lucas.e Sam Amidon.
Informazioni, biglietti e orari. Ticket da 2 a 23 euro + d.p. Prevendite disponibili nei circuiti Boxol
Fonte: Ufficio Stampa
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