Condivido il mio pensiero mensile guardando al pioniere della disfatta della dittatura comunista e dell'Unione sovietica, colui che ha liberato da un giogo oppressivo e disumano intere nazioni private della libertà e della democrazia.
Mikhail Gorbaciov, padre della perestrojka, ha influenzato positivamente la storia accendendo le speranze per un mondo unito, disarmato e solidale. Voglia Putin che in queste ore ha dichiarato che Gorbaciov "Ha capito profondamente che le riforme erano necessaire” inserirsi nella sua linea politica e sociale per offrire le soluzioni adeguare per il bene del paese e dell'umanità. Partendo dal cessare la guerra fratricida con l'Ucraina, ritornando al tavolo delle potenze nucleari a parlare di disarmo globale, di trasparenza, diritti, eguaglianza e libertà.
Anche Gorbaciov voleva una grande Europa unita e libera. Unica strada percorribile per il bene di tutti.
Si avvicina il giorno delle elezioni politiche, giorno più alto della nostra cittadinanza responsabile e attiva.
Prima di tutto dobbiamo fuggire la tentazione di astenerci dal voto e, considerando questo tempo come uno dei più complessi e drammatici del dopo guerra, dobbiamo caricare le nostre scelte politiche dei valori irrinunciabili cardini della nostra civiltà.
Uno sguardo positivo alla nostra incantevole nazione tanto ricca di storia e di bellezze che, malgrado la flessione che sta attraversando, conserva quel minimo necessario di risposte sociali impensabili per la maggior parte dei 7 miliardi di cittadini del mondo.
Sarà che girando nei continenti delle guerre e della miseria mi rendo conto di quanto siamo fortunati. Si non siamo al top, ma il minimo è garantito a tutti.
Allora prima cosa, garantirci ciò che insieme abbiamo conquistato e assicurarsi che nessuno venga escluso.
Impedire investimenti per alimentare le guerre e concentrare le risorse per garantire lavoro, scuola, salute, cultura e infrastrutture per fare del nostro paese il più grande museo esistente al mondo.
Non leggo purtroppo nei programmi politici dei vari partiti la volontà di negoziare la pace per farla finita con questa follia selvaggia e brutale alle porte di casa.
Non credo che esista solo il riarmo continuo della terra occupata per fermare Putin, anzi francamente questo ci rende complici di questo orrore insensato oltre ogni limite.
Vorrei un governo impegnato sul fronte della pace come assoluta priorità.
Vorrei un governo seriamente impegnato sul fronte della cooperazione internazionale, unico rimedio alle immigrazioni illegali e suicide.
Vorrei un governo che cancella la vergogna della miseria che sta crescendo nel paese, ma che al tempo stesso attiva sostegni dignitosi e meritati per impegni nel volontariato e per la salvaguardia dell'ambiente, delle città e paesi che spesso sono sporchi e degradati, segno di inciviltà.
Inviterei a non seguire gli strilloni che promettono la “villetta al mare”.... sappiamo tutti che le cose si fanno con i quattrini e quando sono pochi e i debiti alti ci vuole la saggezza per seguire la scala delle priorità.
Vorrei un parlamento e un senato di persone preparate e oneste.
Metterei nelle due camere un grande divieto d'accesso con scritto: Proibito l'accesso ai corrotti e ai mafiosi.
Don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom
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