Tavolo al Mise rinviato a lunedì 5 settembre. Critiche sul mancato piano industriale, Rsu ex Gkn: "Da subito assemblee dei lavoratori". Qf replica: "Siamo nei tempi previsti"
Francesco Borgomeo ha ancora 96 ore per presentare il Piano industriale per il rilancio dell’ex Gkn. Questa mattina, nella riunione convocata dal Mise e sospesa fino a lunedì 5 settembre, si è acquisito che il progetto di reindustrializzazione del sito di Campi sarà totalmente a carico di Qf. La Regione, rappresentata dal consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente Valerio Fabiani, assistito da Arti e l’Unità di crisi, chiede ora elementi certi sul progetto di riconversione del sito di Campi Bisenzio. "L’imprenditore non ha fornito elementi che rispondessero adeguatamente alle domande poste da istituzioni, organizzazioni sindacali e lavoratori. Appare irrisolta anche la richiesta degli ammortizzatori sociali: come già era stato chiarito dal Ministero del Lavoro, per averli è necessario il piano industriale" afferma la Regione. La Rsu ex Gkn dichiara di prendere atto non concordando con il rinvio del tavolo al 5 settembre. Critiche sul mancato piano industriale anche dai sindacati.
"Siamo stupiti e molto amareggiati, parlare di ritardo è paradossale. Siamo nei tempi previsti dall'accordo, nonostante tutte le enormi difficoltà incontrate, a partire dalla Cassa integrazione che da otto mesi non c'è e che stiamo anticipando al buio. Tra l'altro con uno scenario economico che è cambiato in maniera drammatica". Lo afferma Qf in una nota che riferisce di avere "un progetto di grande prospettiva come abbiamo già documentato presentando il piano. Torneremo a dare tutti i maggiori dettagli e tutti gli elementi di affidabilità, per presentare un accordo di sviluppo, nonostante all'ultimo incontro il rappresentante del Mise si fosse detto non interessato alle nostre carte".
Rsu ex Gkn: "Il futuro industriale è in mano ai lavoratori"
"La Rsu ha preso atto e non concorda con il rinvio del tavolo, soprattutto su queste basi" sottolinea in una nota l'RSU ex Gkn. "Oggi, 31 agosto, QF diventa il soggetto reindustrializzatore dell'ex Gkn ma lo fa senza fornire un piano industriale, finanziabilità del progetto e altre evidenze. Il gioco ci pare evidente ed è quello di portare la società di fatto sull'orlo del baratro e del fallimento per poi costringere INPS e Ministero a concedere fondi pubblici - che siano ammortizzatori o altri incentivi. Il futuro industriale dello stabilimento di Firenze è in mano ai lavoratori/ lavoratrici. Che le istituzioni smettano di farsi prendere per stanchezza ed inizino ad avere un proprio piano. Come collettivo di fabbrica affermiamo che non viviamo sotto ricatto e mai ci vivremo. Sapremo prenderci le nostre responsabilità e salvaguardare il futuro industriale del nostro stabilimento: da subito assemblee dei lavoratori per stabilire il da farsi".
"L'atteggiamento avuto oggi al tavolo da parte dell'azienda non è solo deludente, è irresponsabile e ha fatto perdere tempo" conclude l'RSU. "Ha fatto perdere otto mesi a famiglie che oggi vengono gettate in uno degli autunni peggiori degli ultimi trent'anni dal punto di vista del carovita".
Fiom e Cgil: "Il tempo per le parole è finito"
Di seguito la nota congiunta a firma di Simone Marinelli coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil di Firenze e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale.
"Si è svolto oggi l’incontro convocato dal Mise per la vertenza QF (ex GKN) con la presenza della Regione Toscana, il Comune di Campi Bisenzio e i vertici aziendali. Nel mese di agosto il Mise ha avviato le interlocuzioni con le aziende che hanno costituito il consorzio Iris Lab, che, a detta di QF, saranno i soggetti investitori ma ad oggi non risultano tali. Le interlocuzioni finora non hanno portato sostanziali novità e proseguiranno nei prossimi giorni. All’incontro di oggi l’azienda si è presentata ancora una volta senza il piano industriale sostenendo che lo stesso è stato presentato ma è da aggiornare. Slides, di questo si tratta, più volte contestate dalla Fiom e dalle Istituzioni e sulle quali in questi mesi sono stati chiesti chiarimenti sugli accordi commerciali, sui volumi produttivi, sulla finanziabilità e sostenibilità che non sono mai stati forniti. Anche oggi c’è stato un tentativo di attribuire la responsabilità che non ci sono stati avanzamenti alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni per non aver concesso di svuotare lo stabilimento e di concedere ammortizzatori sociali.
Fin dall’inizio la Fiom, sostenuta dai lavoratori e le Istituzioni, ha sempre posto all’azienda che senza la presentazione di un piano concreto e sostenibile di reindustrializzazione non poteva esserci la condivisione di strumenti normativi e di percorso per lo svuotamento dello stabilimento che comunque rimane agibile e a disposizione dell’azienda. Le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di risposte per il loro futuro, non di racconti e tentativi di spostare responsabilità. Da oggi di fatto QF è il soggetto che deve fare la reindustrializzazione nel rispetto dell’accordo quadro sottoscritto il 19 gennaio. Il tavolo è stato sospeso e riprenderà lunedì 5 settembre. Il tempo per le parole è finito è necessario che l’azienda dia risposte o si prenda atto che non è in grado di portare avanti il percorso".
Ehm, candidata Unione Popolare: "Ulteriore ritardo che mortifica il futuro di centinaia di persone"
Yana Ehm, candidata di Unione Popolare in Toscana (plurinominale Toscana 3 della Camera), sottolinea: "Oggi è una brutta giornata per le lavoratrici e i lavoratori della GKN, per Firenze e per la nostra Regione: dopo 8 mesi ancora una volta un nulla di fatto, tra arroganza e superficialità, ed è stata rinviata di nuovo la riunione a lunedì prossimo. Un ulteriore ritardo che mortifica il futuro di centinaia di persone e famiglie che pretendono rispetto e risposte concrete".
"La vertenza GKN sembra ancora lontana dalla soluzione - continua Ehm - e chi ha salutato con acritico entusiasmo l’arrivo di Francesco Borgomeo, anche tra le istituzioni locali, oggi non era neppure presente all’incontro. L’assenza degli altri partiti a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici della GKN dimostra ancora una volta una grave indifferenza a una vicenda che interessa il futuro socio-economico della nostra Regione. Unione Popolare è l’unica forza impegnata nella difesa di un lavoro degno ed è stata in prima linea, in questo senso, con il gruppo parlamentare ManifestA nella presentazione di un progetto di legge anti delocalizzazione, scritto con il lavoratori della GKN, che la maggioranza ha voluto però ignorare".
Notizie correlate
Tutte le notizie di Campi Bisenzio
<< Indietro