Ospedale Empoli, sindacati: "A rischio la tenuta del servizio di emergenza urgenza"

In data odierna si è tenuta l'assemblea richiesta dal personale del DEA del PO S.Giuseppe di Empoli alle OO.SS. dell'Azienda sanitaria toscana centro: è seguito un lungo e approfondito dibattito che ha portato ad analizzare le gravi carenze organizzative e gestionali che affliggono da molto tempo questo indispensabile presidio sanitario.

Sulla base delle segnalazioni emerse dal confronto con i tanti lavoratori che hanno partecipato all'assemblea, CGIL CISL UIL USL Toscana Centro esprimono la loro più forte preoccupazione sulla tenuta stessa di questo servizio essenziale per la popolazione della zona empolese, un servizio che da molti anni ha sempre visto inevase le numerose richieste d'intervento dei lavoratori e di CGIL CISL UIL, che hanno portato inesorabilmente a una drastica diminuzione della qualità assistenziale offerta, nonostante l'impegno profuso e la totale abnegazione dei lavoratori che vi operano.

La grave difficoltà e le tante disfunzioni organizzative che oggi si registrano in questo reparto sono dovute principalmente a una serie di scelte gestionali e organizzative sbagliate, che non hanno assolutamente raggiunto gli obiettivi sperati.

Ad esempio, la scelta aziendale di ubicare all'interno del servizio di emergenza-urgenza posti letto di assistenza medica avanzata, dedicati principalmente ai pazienti geriatrici cronici ad alta complessità assistenziale, ad isorisorse senza nessun aggiunta di personale sanitario, ha generato un drastico aumento dei carichi di lavoro con l'impossibilità di offrire una qualità assistenziale degna di questo nome.

La decisione di dimezzare i posti di letto di cure intermedie nella zona empolese, per altro chiudendo un intero reparto a S. Miniato recentemente ristrutturato, ha portato inesorabilmente a una maggiore pressione sul Pronto Soccorso, che si è visto repentinamente aumentare il numero degli accessi a causa della mancanza di valide alternative al ricovero di urgenza per il cittadino fragile e cronico.

Infine l'ostinato blocco dell'assunzioni di tutto il personale della sanità regionale attuato da circa un anno ha portato anche a un depauperamento del numero di posti letto all'interno del nosocomio, dove ad oggi sono due i reparti chiusi a causa della mancanza di personale infermieristico e oss.

CGIL CISL UIL chiedono un immediato intervento da parte di Regione Toscana e Azienda USL Toscana Centro con l'assunzione del personale infermieristico e oss per permettere di aprire i diversi posti letto attualmente chiusi, consentendo il trasferimento dei pazienti ad oggi ospitati nei letti ad assistenza medica avanzata in DEA, verso un reparto da creare appositamente per il trattamento di questi cittadini.

Alla Regione si chiede un immediato sblocco delle assunzioni del personale sanitario per permettere il rinforzamento non solo degli organici ospedalieri, ma anche l'assunzione degli infermieri addetti all'assistenza territoriale, previsti dal DM 77/2022, per potenziare la rete dell'assistenza sanitaria domiciliare, principale baluardo di difesa al fenomeno del sovraffollamento di tutti i Pronto Soccorso.

In mancanza di esaustive risposte CGIL CISL UIL sono pronte, nel mese di settembre, ad attivare tutte le forme di lotta e mobilitazione possibili fino a proclamare uno stato d'agitazione di tutto il personale della USL Toscana Centro.

Cgil - Cisl - Uil

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