Come PCI ci siamo uniti nei giorni scorsi all'appello rivolto da più parti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché intervenisse relativamente al decreto legge in materia di elezioni, che ha eliminato la democratica partecipazione del popolo alla raccolta firme. Un vulnus democratico pericoloso.
Il Presidente della Repubblica non accoglierà il nostro appello e per questo ci mobiliteremo su tutto il territorio contro questo golpe istituzionale.
Il Partito Comunista Italiano in meno di tre settimane, con metà degli italiani in vacanza e nonostante la difficoltà ha raggiunto e sfiorato il numero necessario delle firme per garantire la presenza del PCI sulle schede elettorali in diverse Regioni d'Italia.
In Toscana abbiamo raccolto per il Senato un numero di firme più che doppio rispetto a quello necessario alla presenza del simbolo PCI sulla scheda. Alla Camera, dove i collegi plurinominali sono tre, abbiamo sfiorato il numero di firme necessario. Se i tempi a disposizione fossero stati più ampi saremmo riusciti a presentarci in tutti i collegi del Paese.
Il PCI ha scelto di presentarsi con il suo volto, il suo simbolo e la sua storia senza nascondere la natura rivoluzionaria del suo impegno per il cambiamento di questa società.
Non si possono e non accettiamo alleanze se manca un elemento essenziale, il simbolo del PCI e il rispetto reciproco.
Da questa settimana nelle strade delle Regioni in cui saremo presenti, ci faremo vedere per illustrare il nostro programma: + STATO -MERCATO.
Votiamo per il vero cambiamento, votiamo il PCI!"
Fonte: Partito Comunista Italiano - Segreteria Regionale Toscana
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