"Sarà un periodo intenso, quello che ci separa del prossimo appuntamento elettorale, ormai i giochi son fatti, i simboli di lista presentati, le firme raccolte, le alleanze e le candidature a breve rese evidenti anch’esse"
Inizia così il comunicato di Progetto Pontedera.
"A Progetto Pontedera - prosegue la nota - interessa esclusivamente guardare alla proposta di quelle che sono per noi le liste dove troviamo maggiori ragioni di rappresentanza politica e programmatica. Ci preoccupa più di ogni altra cosa il dato crescete dell’astensionismo che a ben vedere è il primo partito del Paese. Ci piacerebbe che si riuscisse a individuare una prospettiva di discussione e di azione comune nelle differenti proposte politiche della sinistra dopo il 26 settembre.
Il momento elettorale non è quello adatto a sviluppare ragionamenti di unità essendo la competizione e la raccolta del consenso per la conquista del governo del Paese o molto più modestamente ( come la probabilità ci mette di fronte) la rappresentanza parlamentare e le volontà di unione vengono superate dalla necessità di raccogliere il voto anche a discapito di quello più prossimo in una sorta di triste gioco al ribasso. E’ all’area dell’astensione, un’astensione che vede protagonista i ceti popolari del nostro Paese, a cui dobbiamo guardare per ridare fiducia e rappresentanza , le proposte in campo sono valide e possono raccogliere nuovi consensi.
Lo diciamo ora, qualunque sarà l’esito elettorale, Progetto Pontedera, continuerà a coltivare speranza per un processo di unione delle sinistre sui territori e a cercare le convergenze programmatiche con le altre forze politiche per gestire, nell’interesse dei cittadini, gli enti pubblici locali, ma anche per affrontare le vertenze territoriali con approccio unitario.
Ora ci attende un mese di messaggistica elettorale, crediamo sia importante che ognuno trovi la propria giusta motivazione per recarsi alle urne e che questo possa dare adito all’espressione di un voto che sia utile alla democrazia. Non parliamo del PD o dei 5 Stelle che avrebbero potuto giocare meglio la partita delle alleanze ma che evidentemente hanno altre visioni. Il Paese ha di fronte delle sfide fondamentali e ci sarà bisogno di una forte impronta di sinistra per governarle e ci sarà bisogno di sconfiggere il liberismo sfrenato delle destre, per arginare l’arretramento dei diritti sociali e delle libertà civili.
E’ importante che i partiti della sinistra oggi in competizione, siano essi in alleanza con forze diverse, il caso di Sinistra Italiana, Verdi e Possibile che si presentano con il PD in un accordo tecnico e non programmatico o di altre forze come Rifondazione Comunista e Potere al Popolo che si ritrovano in Unione Popolare sotto a guida di De Magistris riescano ad ottenere dei buoni risultati elettorali. Nessun voto sarà un voto inutile, nessun voto sarà un voto sprecato, visioni differenti sulla prassi e sull’azione immediata a sinistra non devono essere scusa per una possibile unità futura, dentro e fuori dal parlamento".
Fonte: Ufficio Stampa
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