Lutto nel mondo della cultura: è morto nella serata di ieri a Firenze il regista e drammaturgo Andrea Di Bari. Da tempo stava lottando contro una brutta malattia, ma nelle ultime settimane le sue condizioni sono peggiorate repentinamente. È stato regista di teatro, autore di documentari, organizzatore di eventi legati alla cultura. Ha lavorato nella Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman, ed è stato allievo-assistente di Eduardo De Filippo alla scuola di drammaturgia, ha collaborato con Albertazzi, Spadoni e tanti altri. Ha avuto anche alcuni ruoli nel cinema, come ad esempio ne La Notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani, Maggio Musicale di Ugo Gregoretti o Maux Croisés di Claude Chabrol.
Lascia la moglie Anna e i due figli. Era anche appassionato di politica, esponente da sempre della tradizione repubblicana
Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella si unisce al cordoglio per la scomparsa dell'artista: "Perdiamo un importante protagonista della vita cittadina - sottolinea in una nota -. Andrea di Bari era vicino e attento al dibattito culturale di Firenze e ha dimostrato sempre grandi capacità di analisi critica e di passione civica. Ne sentiremo la mancanza. Andrea era un grande professionista e a lui ero molto legato: è stato una delle prime persone con cui mi sono confronto e ho collaborato quando, da consigliere comunale, ho iniziato ad occuparmi di cultura. È stato uno dei protagonisti della nascita e del successo di Fabbrica Europa. Era un grande amante del teatro, studioso di drammaturgia e regista. Ha collaborato con la Bottega teatrale di Gassmann e ha realizzato spettacoli di successo come regista in Italia e a Firenze, curandone l'allestimento con grandi registi e attori come Albertazzi". "Con il direttore del Museo 900 Sergio Risaliti - conclude - abbiamo deciso di onorare la sua memoria nelle prossime settimane con alcune iniziative".
"Siamo tutti più poveri e lo è la cultura innanzitutto. E lo è la Fondazione Toscana Spettacolo tutta. La perdita di Andrea Di Bari ci fa sentire l'umana contingenza ma anche la forza di un uomo ed un artista in grado di mettersi in gioco fino all'ultimo per dare un contributo alla comunità e alla voglia di migliorare il panorama culturale e non solo". Così in una nota congiunta la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo, Cristina Scaletti e il direttore Patrizia Coletta si stringono intorno alla moglie e ai figli di Andrea Di Bari, e insieme a loro tutto lo staff della Fondazione che ricorda con affetto e stima "una figura di riferimento per il dibattito e la vitalità artistica di Firenze e non solo".
Autore, regista, organizzatore di eventi, è stato "per molti un maestro, un riferimento ed uno stimolo. Sempre alimentato dalla voglia di apportare riflessioni di senso e contenuto alle tematiche sociali ed alla lotta per i diritti civili. Un uomo e artista libero, innamorato della cultura e di Firenze", conclude la nota.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro