Dalla campagna di scavi vennero già alla luce capolavori d'arte antica. Nuova sorpresa ora con le grandi dimensioni dell'area, edifici sacri, piscine e rari oggetti votivi. Franceschini: "Scoperta eccezionale, avrà una sede espositiva"
Vanno avanti gli scavi degli archeologi a San Casciano dei Bagni, piccolo borgo nella provincia di Siena. Già nello scorso anno la campagna di scavi ottenne fenomenali risultati, con la scoperta di nuove parti del santuario romano, oggetti votivi e l'interno della vasca sacra. Qui sotto al fango, vennero alla luce capolavori d'arte antica tra cui un bassorilievo e preziose monete, bronzetti, statue in bronzo, piombo e argento, a raccontare duecento anni di vita e preghiera di fedeli che si recavano a pregare presso le acque sacre.
La sorpresa è arrivata però nelle ultime settimane, come racconta l'archeologo Jacopo Tabolli all'Ansa. Sono state scoperte le reali dimensioni del santuario, che era stato degli etruschi e che i romani nei primi secoli dell'impero resero monumentale. Definito da Tabolli "un contesto senza uguali in Italia e nel Mediterraneo antico". Una scoperta eccezionale "per le dimensioni dell'area del santuario, molto più grandi di quello che potevamo immaginare, con diversi edifici sacri, altari, piscine" spiega l'archeologo, docente all'Università di Siena alla guida del progetto promosso dal Comune con la concessione del ministero della Cultura, insieme al direttore dello scavo Emanuele Mariotti e Ada Salvi della soprintendenza, oltre alla partecipazione di atenei italiani e internazionali.
Dal fango emergono strutture, marmi e vasche di ogni dimensione, oltre alla rarità degli oggetti emersi nelle ultime settimane. Tra questi un utero in bronzo, che risale tra la fine della Repubblica e l'inizio dell'Impero romano, un orecchio in bronzo, una gamba e persino un pene, sempre in bronzo, oltre alle migliaia di monete coniate dalla zecca di Roma e portate in antichità a San Casciano per onorare la sacralità del luogo. Una scoperta dietro l'altra, comprese le nuove strutture, tra cui altari scolpiti in travertino.
"Una scoperta davvero eccezionale - ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini - che conferma l'importanza di questo scavo e del lavoro egregio portato avanti in questi anni". Un lavoro, annuncia ancora il ministro, "che sarà valorizzato da un investimento dello Stato per dare ai reperti e alla loro storia una sede espositiva che aiuterà anche il rilancio del territorio". Il dg dei musei Massimo Osanna ha inoltre annunciato che ci sono già i fondi per dare vita ad un museo a San Casciano dedicato alle scoperte del Bagno Grande. L'apertura è prevista in un palazzo cinquecentesco del centro storico, e sarà allestito con i reperti già scavati e quelli futuri, con le sorprese che ancora il luogo nasconde.
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