A più di un anno dal trasferimento agli arresti domiciliari, Francesco Lerose, tra i principali indiziati per lo scandalo Keu che ha colpito la Toscana, torna in libertà, così come la moglie e il figlio. Lo annuncia il quotidiano La Nuova Calabria riportando che il gip di Firenze ha accolto le tesi della difesa ritenendo assente il pericolo di reiterazione del reato.
Negli scorsi giorni la famiglia Lerose era stata destinataria di un maxi provvedimento di sequestro tra terreni e ville tra la Toscana e la Calabria. La Lerose di Pontedera e la Kiterion di Bucine (Arezzo) secondo il costrutto dell'accusa sarebbero state le due aziende che facevano risparmiare il comparto conciario riutilizzando gli scarti della depurazione (tra cui le polveri inquinanti di Keu) come sottomanto stradale per opere come la nuova 429 tra Empoli e Castelfiorentino.
La difesa di Francesco Lerose ha affermato che in sede processuale farà eseguire una super perizia per dimostrare la legalità dell'operato di Lerose e che non sussistono legami con la cosca della 'ndrangheta del Grande Aracri di Cutro.
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