Ennesima aggressione nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria nell’Istituto di Sollicciano, un detenuto, al rifiuto dell’agente di sezione per recarsi in una diversa sezione del reparto giudiziario, lo ha aggredito con pugni sul viso e sul collo.
Lo rende noto, Giuseppe Proietti Consalvi , Vice Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Poli zia Penitenziaria) che aggiunge: "Continuano gli eventi critici, negli ultimi giorni almeno quattro aggressioni di cui una a sfondo sessuale nei confronti di un’infermiera".
"Le molteplici richieste da parte di questa Organizzazione Sindacale, - aggiunge il Vice Segretario Generale O. S.A.P.P. – di ripristinare l’ordine e la sicurezza in quell’istituto, non sono state ascoltate né dagli organi periferici regionali tantomeno dall’amministrazione centrale".
"È sempre più opportuno ed urgente – conclude Proietti Consalvi – che siano presi seri provvedimenti nella gestione della popolazione detenuta di Sollicciano, anche con interventi di avvicendamento del vertice del Comando di Polizia Penitenziaria che,ad oggi, non riesce né a risolvere la situazione né a far rispettare la catena di comando".
La denuncia da Uil-Pa
Anche stamani l’ennesimo atto di aggressione nei confronti di una unità di Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto dell’Istituto di Firenze Sollicciano.
Un detenuto senegalese, lavorante come porta-vitto nella prima sezione, una volta depositato il carrello invece di fare rientro nella propria sezione di appartenenza, si è recato in un’altra sezione pretendendo di entrare per chiedere delle sigarette. Al diniego da parte dell’Agente di Polizia Penitenziaria addetto alla sezione, il detenuto lo spintonava afferrandolo e procurando ferite e contusioni al collo e alla spalla. Il pronto intervento del collega della sezione prospiciente che faceva scattare l’allarme e l’arrivo di altro personale poneva fine all’aggressione senza ulteriori conseguenze.
L’Agente, in evidente stato di agitazione per l’aggressione subita e per le ferite riportate è stato costretto a rivolgersi al pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio per le cure del caso.
A darne comunicazione è Antonio Mautone, Segretario Generale Territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria di Firenze, che aggiunge:
"Questo ennesimo episodio di violenza segue a distanza ravvicinata le due aggressioni avvenute ieri che ha visto perpetrarsi un tentativo di violenza sessuale ai danni di un’infermiera del reparto ATSM (il reparto che accoglie i detenuti con problemi psichiatrici) e l’aggressione del poliziotto penitenziario giunto il soccorso dell’operatrice sanitaria e poco dopo un’altra aggressione ad un Agente di Polizia Penitenziaria presso la sezione Transito ad opera di un detenuto che voleva uscire dalla sezione.
L’escalation di aggressioni di questi ultimi giorni, non fa che evidenziare la sempre più deficitaria gestione della sicurezza mentre l’amministrazione continua a rimanere sorda e assente".
Conclude Antonio Mautone: "Adesso siamo davvero colmi e non più in grado di gestire questa continua progressione di violenza che non solo rischia di minare l’organizzazione del Reparto di Sollicciano ma demotiva sempre di più tutto il personale di Polizia Penitenziaria. Pertanto chi vi opera ha un’immediata necessità di sentirsi salvaguardato non solo sotto l’aspetto lavorativo ma anche soprattutto per quanto riguarda quello fisico, infatti non si può pensare che un lavoratore debba iniziare la propria giornata lavorativa senza sapere se e come la terminerà. Infine al poliziotto vittima di aggressione, va tutta la nostra gratitudine e sostegno con l’augurio di una pronta guarigione".
Galli (Lega): "Sollicciano è una polveriera. Occorre garantire maggiore sicurezza agli agenti della Polizia penitenziaria ed agli operatori sanitari"
"Quello che sta accadendo da troppo tempo presso il carcere fiorentino di Sollicciano - afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega - è molto grave e sono sinceramente interdetto dal fatto che dal Ministero non arrivino risposte concrete a seguito dei motivati e continui appelli. Recentemente vi sono stati altri episodi d’intolleranza verso i poliziotti penitenziari che sono, ormai, allo stremo, stante anche un organico presumibilmente non idoneo. Insomma - conclude il rappresentante della Lega - è inaudito che detenuti continuino a delinquere all’interno del penitenziario dove sono reclusi; l’adozione del taser, potrebbe essere, pertanto, un utile strumento di difesa per chi, quasi quotidianamente, rischia purtroppo la propria incolumità".
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