Se la linea intrapresa dall'amministrazione comunale in merito a Mercantia è quella degli esperimenti lo scopo può dirsi riuscito. E' giunto il momento di scorporare ogni voce di Mercantia, dalla prima all'ultima e tornare a diffondere i dati legati ai biglietti strappati, togliendo gli accrediti. Occorre capire una volta per tutte quanto questo festival impatta e può impattare nelle casse di questo comune. Occorre spulciare tutte le voci, dal direttore artistico fino ai servizi esternalizzati, senza andare incontro a possibili conflitti di interessi o parentele. Se vogliamo una Mercantia con un paio di migliaia di spettatori questa è la direzione intrapresa dal comune sulla quale come detto dalla stessa occorre riflettere. Noi ci chiediamo, è sostenibile? Non rischiamo di perdere pubblico, che già in parte con un sistema di prenotazione spettacoli ancora farraginoso abbiamo lasciato per strada? Non è più il tempo di esperimenti, è il momento di prendere una chiara direzione organizzativa e monetaria, individuando una persona o un gruppo di professionisti che possa supportare la ricerca di sponsor tale da sostenere la rassegna e tutti gli spettacoli, i quali, rispetto agli anni pre-pandemia, latitano, numericamente parlando, in maniera vertiginosa, dovranno essere persone che fanno l'interesse della manifestazione e della collettività certaldese e non per meri interessi propri, se questo dovrà portare a cambiare magari il nome vorrà dire che ripartiremo dall' anno zero ma liberi da pressioni e nell'interesse esclusivo di Certaldo e della sua meravigliosa (una volta) manifestazione.
Emmanuele Nencini e Stefano Giannoni, Capogruppo e consigliere Gruppo Misto
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