Studiare e laurearsi in carcere, accordo rinnovato in Toscana

Studiare e laurearsi in carcere mentre si sta scontando la pena prevista dalla legge: in Toscana è possibile da oltre venti anni. E ora questa opportunità si rinnova e si potenzia: è stato infatti approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, il nuovo schema di accordo che permetterà di proseguire la collaborazione tra Regione Toscana, le Università toscane (Atenei di Firenze, Pisa, Siena e Università per stranieri di Siena) e il Prap (Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria). Per il triennio 2022-2024, la Regione investirà 120.000 euro, a sostegno delle attività del Polo Universitario Penitenziario.

"Questi percorsi universitari – ha commentato l’assessora Spinelli – affermano il diritto fondamentale allo studio, sancito dalla Costituzione, consentendo a persone detenute o in esecuzione penale esterna il raggiungimento del titolo universitario. In particolare – aggiunge l’assessora - sono preziosi per il loro recupero e reinserimento sociale, aprendo a nuove opportunità e progetti di vita per quando avranno terminato di scontare la pena. Per questo abbiamo ritenuto opportuno rinnovare l’accordo con Università e amministrazione penitenziaria, per dare continuità, rafforzare e implementare le attività del Polo Universitario Penitenziario. Ringrazio quindi tutti i soggetti coinvolti per aver confermato l’impegno e il Garante regionale dei diritti dei detenuti per aver condiviso il lavoro di definizione del nuovo accordo”.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa

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