"Abbiamo dichiarato oggi lo stato d'emergenza regionale e seguiremo le procedure perché attraverso lo stato di emergenza nazionale possano essere riconosciuti la rapidità di questi interventi nelle zone più delicate della nostra regione".
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a Siena per l'inaugurazione dello smart lab di Gsk Vaccines.
Non è ancora chiara l'area in cuisi interverrà. Giani ha parlato di intervenire "alla laguna di Orbetello, alla Maremma e al litorale. Tra i quattro grandi fiumi toscani la Magra, l'Arno, l'Ombrone, il Serchio ormai è sotto il livello di 3,4 mc al secondo".
Il comunicato dalla Regione Toscana
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha firmato oggi lo stato di emergenza regionale per la crisi idrica determinata dalla siccità che sta colpendo l’intero Paese e anche la Toscana. L’atto riguarda il complesso del territorio regionale, anche se non tutte le aree sono nella stessa situazione di criticità idrica e questo grazie alla presenza di infrastrutture, come la diga di Bilancino o di Montedoglio, che consentono di fronteggiare le situazioni di emergenza come quella attuale. Ma le situazioni critiche e di sofferenza sono tali da imporre la strada della dichiarazione di emergenza, passaggio necessario per mettere a punto il piano di interventi che andrà sottoposto alla valutazione del Governo.
“Non si poteva attendere oltre – spiega il presidente Giani – troppa la preoccupazione causata da siccità e alte temperature, con effetti sempre più pesanti sulle riserve idropotabili e sulle attività agricole e di acquacoltura. Certo, non tutto il territorio è colpito allo stesso modo e questo perché siamo una delle Regioni che in passato ha realizzato più invasi e laghetti e sottolineo ancora una volta l’importanza del lago di Bilancino, intervento realizzato anche con risorse regionali e che è in grado di assicurare acqua ad una vasta area che insiste sulla valle dell’Arno.
Le zone più problematiche – puntualizza Giani - sono la valle del Serchio, la Maremma, le colline del Chianti, il litorale tra Pisa e Livorno e la laguna di Orbetello, un tesoro straordinario, una riserva ittica fondamentale che sta terribilmente soffrendo e su cui stiamo già lavorando. Ci mettiamo subito al lavoro – conclude Giani – per predisporre i progetti su cui richiederemo le risorse al Governo e incontreremo le organizzazioni di categoria dell’agricoltura, proprio per calibrare gli interventi da assumere. Tra le nostre priorità anche una legge che semplifichi la realizzazione di invasi a laghetti, modificando opportunamente la legislazione attualmente in vigore in Toscana”.
Il presidente ha subito convocato per venerdì 8 luglio la cabina di regia, come previsto dalla legge regionale 24 del 2012 sulle crisi idriche. E’ questa la sede in cui i rappresentanti degli enti e dei soggetti presenti - oltre alla strutture tecniche della Regione, l’Autorità idrica, l’EAUT, le Autorità di bacino, le Asl, enti locali – definiranno puntualmente il quadro delle criticità e avvieranno il confronto sugli interventi necessari per fronteggiarle.
Le reazioni
Fedagripesca: "Non c'erano alternative, servono più invasi"
“E' giusto aver dichiarato lo stato d'emergenza regionale, non c'erano alternative. Adesso mi auguro che il Governo ascolti la Toscana”. A dirlo Fabrizio Tistarelli, presidente regionale di Fedagripesca Confcooperative Toscane, commentando la decisione del governatore toscano Eugenio Giani che ha appena dichiarato lo stato di emergenza regionale sulla siccità.
“La situazione è grave e non c'è un minuto da perdere – ha aggiunto -. Questo momento ci deve però fare riflettere, anche in prospettiva: servono più invasi sul modello di Bilancino. Siamo indietro, dobbiamo accelerare”.
Meini (Lega): "Odio avere ragione, da marzo avevo proposto mozione su problemi idrici"
“Giani ha chiesto lo stato di emergenza per la siccità? Come mai? Fino a un mese fa la pensava diversamente!” – irrompe con una battuta la Consigliera Elena Meini a poche ore dalla dichiarazione del Presidente Giani sulla richiesta dello stato di emergenza, seguendo a ruota altre regioni italiane – “Scherzi a parte, sono felice che si sia giunti a questo primo passo per fronteggiare un problema che potrei definire ciclico, non solo in Toscana, ma in tutta Italia” – prosegue la consigliera leghista – “Era fine marzo quando, dopo mesi di richieste da parte degli agricoltori, ho presentato una mozione per richiedere interventi urgenti a seguito dei problemi idrici e della scarsità di piogge che stavano colpendo la nostra regione. Nella prima stesura del documento richiesi espressamente la possibilità di richiedere lo stato di emergenza in quanto, con largo anticipo, avremo potuto meglio supportare le imprese e i cittadini che oggi, sono quasi allo stremo”.
Lo stesso direttore di AIT, nei giorni scorsi ha infatti parlato di “tempesta perfetta” in quanto, al fenomeno della siccità si è aggiunto quello della scarsità di piogge.
“Già a fine marzo gli indici di piovosità redatti dal Lamma avevano fatto risuonare un campanello di allarme, per questo motivo ho creduto fosse il caso di giocare d’anticipo. Purtroppo il PD non la pensava in questo modo e, per portare a casa l’impegno a lavorare sulla sburocratizzazione e sulla nuova realizzazione degli invasi, ho preferito modificare la mozione rimuovendo la richiesta dello stato di emergenza e far così approvare il mio atto nella seduta del maggio scorso”.
“In questi casi, odio avere ragione. In poco più di un mese, come previsto, la situazione si è aggravata e nonostante il tentativo di temporeggiare tipico del Presidente, siamo arrivati alla richiesta dello stato di emergenza”
“Non voglio essere una Cassandra della politica – ironizza la consigliera – ma è piuttosto evidente che fenomeni di questo tipo si ripetano nel tempo. Oggi più che mai allora dobbiamo lavorare sulla prevenzione, plaudo quindi alla proposta di Giani di realizzare nuovi invasi, come peraltro scritto nell’atto che avevo presentato”
“Per questo motivo” – conclude Meini – “al prossimo Consiglio andrà in discussione un mio documento per chiedere che siano individuati appositi siti estrattivi dismessi, idonei a divenire bacini di accumulo, come già avviene in altre realtà italiane”
“L’acqua è un bene prezioso, senza colore politico e mi auguro che questo documento venga condiviso subito, senza aspettare altro tempo, per non ritrovarsi con... l’acqua alla gola!”
Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa
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