Un'inchiesta contro la produzione e lo spaccio di marijuana partita da Reggio Calabria e chiamata Rail Verde è finita anche per indagare a Livorno. Parliamo di spaccio di droga tra Gioia Tauro e Livorno, effettuato anche in pieno giorno e pure in zone
frequentate da bambini.
Il gip ha emesso 16 misure cautelari: 12 agli arresti e 4 con divieto di dimora nel comune di residenza. Produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, combustione illecita di rifiuti pericolosi, resistenza a pubblico ufficiale, evasione e furto sono i reati contestati.
I soggetti colpiti dalla misura sono dieci italiani, residenti a Gioia Tauro, Rosarno e Palmi, un liberiano, un senegalese e quattro ghanesi, di cui uno risulta tuttora percettore di reddito di cittadinanza, beneficio che verrà immediatamente sospeso.
Gli arresti hanno riguardato anche città portuali come Livorno e Olbia, ma era nella Piana di Gioia Tauro dove veniva coltivata la marijuana in un ampio terreno nei pressi del termovalorizzatore: 1.219 piante di cannabis e 14 kg di infiorescenze per un totale di 795 chili di marijuana. Anche grazie ai selfie e alle foto che gli indagati si mandavano via WhatsApp è stato possibile trovare il luogo di deposito, lavorazione ed essiccazione della droga.
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