Firenze dedica Margherita Hack il prossimo anno scolastico di medie e superiori

Un anno di iniziative per celebrare Margherita Hack che domani, 12 giugno, avrebbe compiuto cento anni. Per ricordare e celebrare l’astrofisica fiorentina che lasciò Firenze in giovane età rimanendo però molto legata alla città in cui tornava spesso, l’amministrazione comunale promuove, anche in collaborazione con altri enti, una serie di iniziative tra cui la posa di una targa commemorativa nella sua casa natale, in via Caselli. La cerimonia si è svolta stamani alla presenza tra gli altri del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del sindaco Dario Nardella, degli assessori alla Toponomastica Alessandro Martini e a Educazione e Welfare Sara Funaro, del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, della vicepresidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani, dei consiglieri comunali Francesca Calì e Mirco Rufilli e del direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri professor Filippo Mannucci.

“Oggi iniziano le celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Margherita Hack - ha detto il sindaco Nardella -. Stiamo lavorando per un bellissimo affresco di street art a lei dedicato da realizzare sulla scuola Dino Compagni. Inoltre, le dedicheremo il prossimo anno scolastico delle scuole medie e superiori. Da qui fino a giugno 2023 avremo un anno pieno di iniziative ed eventi che coinvolgono giovani artisti e studenti”.

“Firenze è profondamente riconoscente a Margherita Hack - ha continuato il sindaco - che con l’intelligenza, la competenza, l’entusiasmo e la freschezza che ha mantenuto fino all’ultimo ha portato lustro alla città. Per questo come amministrazione abbiamo accolto molto favorevolmente la richiesta arrivata da un gruppo di cittadini del Quartiere 2 di ricordare Margherita Hack in occasione dei cento anni dalla sua nascita con la collocazione di una lapide sull’immobile dove nacque e trascorse parte della vita. Abbiamo così avviato la procedura, con l’approvazione della delibera dell’assessore Martini e la richiesta della deroga alla prefettura per il periodo minimo di 10 anni dalla scomparsa. Ringrazio la prefettura per la collaborazione che ha reso possibile questo gesto di attenzione della città a una fiorentina davvero speciale”. In città c’era già un luogo che porta il nome dell’astrofisica: si tratta del nuovo viadotto tranviario a Novoli, che dal 7 febbraio 2020 è Ponte Margherita Hack.

Per commemorare il centenario della nascita della scienziata fiorentina è stata realizzata anche l’iniziativa ‘Nella notte la guidano le stelle’, ideata da ‘Street Levels Gallery’ promossa e sostenuta dall’assessorato alle politiche giovanili guidato dall’assessore Cosimo Guccione: undici poster d’artista possono essere ammirati in una mostra a cielo aperto diffusa in vari spazi della città e non solo. Fino al 30 giugno le opere di Luchadora, Nian, Ache77, James Vega, Ninjaz, Exit Enter, Bue 2530, Urto, Mr. Fijodor, Dr8ste, Chiara Pina sono esposte nel circuito vetrinette del centro storico e sui canali digitali distribuiti in tutta la città come la torre digitale a Firenze sud e il ‘Firenze circuito digitale led 3x2’.

Margherita Hack viene ricordata anche al Museo Galileo e all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri con due giornate a lei dedicate, che ripercorrono la sua vita e le sue scoperte, in compagnia di scienziati e studiosi delle stelle. L'iniziativa è organizzata dal Museo Galileo di Firenze, dall’Università di Firenze, da INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri e dal Comune di Firenze. La due giorni dedicata a Margherita Hack è iniziata stamani al Museo Galileo: dove sono intervenuti il sindaco Dario Nardella, Roberto Ferrari (direttore esecutivo del Museo Galileo), Alessandra Petrucci (rettrice dell’Università di Firenze), Sofia Randich (direttrice di INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri) e Duccio Fanelli (direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze).

A seguire c’è stata la visione in anteprima di un estratto della video-intervista inedita a Margherita Hack curata da Massimo Mazzoni della Fondazione Osservatorio Ximeniano e l’intervento di Leonardo Testi (European Southern Observatory), che ha illustrato l’evoluzione delle grandi infrastrutture dedicate all’osservazione e allo studio del cielo, al cui sviluppo Margherita Hack ha contribuito in modo significativo in’L’eredità di Margherita Hack: dalla collina di Arcetri ai i grandi telescopi moderni’. La sua eredità scientifica è stata raccontata anche da Laura Magrini (INAF-Osservatorio di Arcetri) e Elisabeta Lusso (Università di Firenze) in ‘L’eredità di Margherita Hack: dalle stelle ai buchi neri’. Giorgio Strano, responsabile delle collezioni del Museo Galileo, si è invece concentrato sulla relazione fra la scienziata e l’opera giovanile di Giacomo Leopardi sull’astronomia nell’intervento ‘Margherita Hack e i capitoli mancanti della storia dell’astronomia di Leopardi’. Natacha Fabbri, del Museo Galileo, ha contestualizzato le considerazioni di Margherita Hack sul contributo delle donne nella ricerca astronomica in ‘Le donne nell’astronomia’. In ultimo lo scrittore e giornalista scientifico Emiliano Ricci ha parlato di ‘Margherita Hack e la divulgazione scientifica’.

Domani l’iniziativa si sposterà alla sede INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Teatro del Cielo, in via del Pian dei Giullari 16 (per partecipare è necessario prenotare su info-hack100.oaa@inaf.it). La serata inizierà alle 20.45, con i saluti di Sofia Randich (direttrice di INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri) e proseguirà con Antonella Gasperini, sempre di INAF-Osservatorio di Arcetri, con un focus sugli anni trascorsi da Margherita Hack all’osservatorio fiorentino in ‘Margherita Hack e l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri’. In programma poi Simonetta Soldani, della Società Italiana delle Storiche, che ripercorre la carriera della scienziata con un intervento su ‘Margherita Hack a Firenze: gli anni giovanili, gli studi, la guerra’. Le sue ricerche e le sue battaglie civili saranno ricordate da Paolo Molaro, di INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste, nel talk ‘Margherita Hack tra scienza e impegno sociale’. Chiuderà Francesca Matteucci dell’Università di Trieste con una riflessione sull’eredità dell’astrofisica in ‘Margherita Hack scienziata: il suo contributo all’archeologia galattica’. A seguire avranno luogo osservazioni al Telescopio Amici.

Anche in molte scuole della città è stata ricordata Margherita Hack. A partire da questa sua frase: “E’ così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste”, anche quest’anno all’interno del pacchetto de ‘Le Chiavi della Città’ sono stati i realizzati progetti che hanno proposto agli studenti lo sviluppo della conoscenza e dell’interesse per l’astronomia. Nel corso di quest’anno scolastico oltre 1.100 alunni hanno partecipato a questi progetti, e parlato anche della figura di Margherita Hack, delle sue scoperte, della sua curiosità e amore per le stelle.

Con il Museo della Storia e della Scienza, con l’Inaf Osservatorio di Arcetri e la Fondazione Scienza e Tecnica, sono stati offerti i percorsi che partono da come si osservava il cielo nell’antichità e come il telescopio di Galileo ha cambiato il mondo; laboratori ad Arcetri per scoprire le caratteristiche del nostro Sistema solare e fare piccoli esperimenti e, grazie al software di navigazione spaziale, a ‘Muoversi tra le stelle’. C’è stato poi anche il Planetario itinerante, che ha portato il cielo stellato nelle scuole per insegnare a riconoscere le costellazioni e scoprire la scienza insieme ai miti e alle storie di popoli diversi.

Inoltre, sulle tematiche care a Margherita Hack, si è tenuta anche la premiazione per il racconto ‘La nascita dell’Aurora’, della classe VA della Scuola primaria Giorgio La Pira al concorso dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e l’attività della Scuola primaria Montagnola per la chiusura dell'anno scolastico con la realizzazione di elaborati da parte degli alunni.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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