“Un modello che funziona, da esportare e da applicare anche ad altre realtà”.
Lo sostiene Ilaria Bugetti (Pd), presidente della commissione Sviluppo economico e agricolo, parlando di Ente Terre di Toscana, di cui oggi la commissione ha licenziato a maggioranza il bilancio di previsione 2022. Ente Terre è un ente non economico, con un patrimonio agricolo forestale di 110mila ettari e che gestisce alcune aziende della Regione come Alberese, con la grande eccellenza della vacca e del cavallo maremmano, Cesa con la Demofarm, culla della sperimentazione in agricoltura e il parco degli stalloni, e l’azienda di Suvignano, la più grande proprietà del centro-nord Italia confiscata alla mafia.
Il direttore Giovanni Sordi ha illustrato, questo pomeriggio, il bilancio preventivo 2022 dell’Ente che chiude con un valore della produzione di 4milioni e 129mila euro e costi di produzione pari a
3milioni e 963mila euro. La proposta di delibera è stata licenziata con parere favorevole a maggioranza con il sì del Partito democratico e il no di M5S, Lega e FdI. Riguardo alle voci più significative di finanziamento dell’ente segnaliamo i contributi in conto esercizio per le spese di funzionamento e per l’attuazione del programma corrisposti dalla Regione pari a un milione e 377mila euro che sono il 33,35 per cento dei ricavi e sono state incrementate del 9,98 per cento rispetto alla previsione. Importanti anche le entrate da altri soggetti che complessivamente ammontano a un milione 359mila euro (+22,03per cento). Infine, i ricavi da attività istituzionali che si attestano al milione e 308mila, derivanti da vendite di beni e prestazioni di servizi e dalla locazione del patrimonio immobiliare, complessivamente rappresentano il 31,69 per cento del valore della produzione.
Tra le spese da segnalare un incremento di costi di produzione che superano del 13,85 per cento le previsioni 2021 con un aumento della spesa per acquisto di beni di 372mila euro (+26,14per cento) e di servizi pari a un milione e 748mila euro (+15,30 per cento) da ascrivere quasi completamente (95,54 per cento) ai costi di gestione della banca del germoplasma. Tra gli aumenti più significativi le spese per il personale pari ad un milione e 330mila euro (+33,56per cento) che supera il tetto di spesa previsto di un milione e 288mila euro, dovute all’assunzione di due funzionari nelle tenute di Alberese e Cesa, di un operaio agricolo ad Alberese e al reintegro in pianta organica del dirigente, in seguito alla nomina del nuovo direttore di Ente terre.
Il direttore si è soffermato su alcuni aspetti. “Per il valore della produzione - ha detto - abbiamo un aumento di 488mila euro dovuto sia ad una ripresa dell’attività agrituristica sia ad un aumento pari a 76mila euro per le attività progettuali che riguardano Cesa”. Sordi ha ricordato “continua il rapporto con Alce nero per il quale abbiamo previsto ancora 1.888 quintali di produzione di grano senatore Cappelli, “abbiamo nel nostro piano colturale la produzione di 420 quintali di girasole, 880 quintali di orzo ad uso zootecnico, 273 quintali di frumento, 600 quintali di avena e 200 di grano Verna”.
Tra i contributi per progetti particolari, da segnalare quello per “un campo prova per la sicurezza del lavoro in agricoltura, per l’uso dei trattori, l’idea è di non fermarsi al campo prova ma di farlo diventare un centro regionale per la sicurezza per l’utilizzo delle macchine agricole”.
Sul fronte degli investimenti, Sordi ha fatto presente che “la situazione degli immobili non è ottimale”, che “ad Alberese alcune strutture sono pericolanti” e quindi - ha detto - “stiamo facendo investimenti sia per il tetto del punto vendita che del magazzino antiparassitari che per un magazzino muratori”. In programma c’è anche “il miglioramento dell’efficienza delle attrezzature” e “una collaborazione innovativa con l’Ente parco della Maremma per creare una ‘porta’ verso il parco con una serie di spiegazioni e visite guidate”. Il direttore ha poi parlato di Suvignano, “abbiamo avuto finanziamenti finalizzati alla ristrutturazione del podere Carità, alla creazione di un ostello per 40 persone e di una sala della legalità da completare entro fine 2022”.
Ad Ente Terre, lo ricordiamo, sono affidate diverse funzioni, tra le quali la gestione della banca della terra come strumento per favorire l'accesso dell'imprenditoria ai terreni agricoli e forestali;
l’approvazione di indirizzi operativi per la gestione dei beni del patrimonio agricolo forestale regionale (PAFR) anche determinando gli obiettivi da conseguire in termini di proventi; la verifica di conformità dei piani di gestione dei complessi agricoli forestali adottati dagli enti gestori; la gestione delle aziende agricole e di altre superfici agricole e forestali di sua proprietà o della Regione dove svolge anche attività di ricerca applicata, sperimentazione e dimostrazione in campo agricolo e forestale. L'ente si occupa, inoltre di tutelare e valorizzare le produzioni agricole e forestali e le risorse genetiche autoctone toscane; di gestire il parco stalloni regionale; di promuovere, coordinare e attuare interventi di gestione forestale sostenibile e di sviluppo dell’economia verde e di coordinare l’iniziativa “Centomila orti in Toscana”.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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