Smascherato ristorante mascherato da circolo a Capalbio

Un finto circolo era in realtà un ristorante: la scoperta è avvenuta da parte della guardia di finanza di Grosseto. Durante accertamenti bancari e in un accesso in sala, è stato visto che tutti i presenti non avevano una tessera associativa.

I clienti non hanno mai partecipato all’attività associativa come invece prevedono le norme. I clienti in realtà stavano consumando piatti tipici maremmani con conseguente pagamento e senza nessun altro tipo di effettiva partecipazione alla sedicente “associazione”.

L’analisi dei flussi finanziari nei confronti del 'vero ristorante' e dei titolari/responsabili, ha fatto emergere come nel corso degli ultimi anni (sia prima che durante le ultime estati nel periodo covid) siano stati omessi ricavi “in nero” per 120.000 Euro, con violazioni IVA per altri 30.000. L’esercizio lavorava esclusivamente durante il periodo estivo e solo per cena.

Il sedicente “circolo” è risultato carente dei requisiti necessari per usufruire del regime fiscale agevolativo previsto dalla legge n. 398/91, in particolare l’assenza di democraticità/reale partecipazione della compagine sociale, attesa la sostanziale esclusione di associati dalla vita associativa e dalla partecipazione alla volontà collettiva dell’ente.

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