Il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira ha voluto ribadire le sue ragioni in Commissione di controllo a Palazzo Vecchio. Dopo le critiche per dei pagamenti giudicati anomali come generi alimentari con la carta aziendale, ha ribattuto dicendo che: "Il 90% delle cene che ho organizzato a casa le ho pagate io, senza usare la carta di credito aziendale. Io tutte le settimane perdo un membro dell'Orchestra del Maggio perché la mia guadagna meno dell'Orchestra regionale della Toscana: questo non è possibile. Dobbiamo proteggere i nostri talenti".
Pereira ha poi affermato: "In generale dei 7,5 milioni di finanziamenti per il 2021, 5 provengono dal mio lavoro. Quando i ristoranti erano chiusi per il Covid - ha anche spiegato - per me era importante invitare gli artisti a casa, è l'investimento più importante da fare. Basta pensare che Floris, uno dei più importanti tenori al mondo, mi ha ringraziato affermando che ero stato l'unico soprintendente ad averlo invitato a casa".
Infine ha spiegato alla stampa: "Io sono qui per correggere gli errori, ma qui non ho sbagliato: non sono un truffatore, penso che le persone lo abbiano capito. Io resterò alla guida del Maggio, nessuno ha chiesto le mie dimissioni".
Aperto dalla procura della Repubblica di Firenze un fascicolo esplorativo, senza indagati, sulle presunte spese illegittime del sovrintendente del Maggio Musicale. Gli inquirenti raccoglieranno elementi per stabilire se siano stati commessi reati, in via preliminare dovrà essere inquadrata la natura giuridica dell'ente. In precedenza la procura regionale della Corte dei Conti aveva già avviato due indagini, la prima dopo un esposto su alcuni rimborsi non dovuti mentre l'ultima dopo un'interrogazione di Fratelli d'Italia a Comune di Firenze e Regione Toscana sulle spese di Pereira con carta di credito aziendale.
I commenti
Questa la dichiarazione del capogruppo PD Nicola Armentano con la vice capogruppo Serena Perini, la consigliera Francesca Calì e la capogruppo di Lista Nardella Mimma Dardano
"Abbiamo apprezzato la volontà di Alexander Pereira di essere oggi in presenza davanti alla commissione controllo del Consiglio comunale. Il sovrintendente del Maggio Musicale ha così dimostrato sensibilità e senso del proprio ruolo, e ha consentito con un confronto diretto, guardando i propri interlocutori negli occhi, di chiarire le polemiche delle ultime ore.
Pereira è stato scelto dal sindaco Nardella per lo spessore internazionale e per la comprovata capacità di attrarre sul nostro teatro investimenti importanti che ne consentano una programmazione di eccellenza.
Il Maggio è un bene pubblico da difendere e un vanto per Firenze. Importante anche l'attenzione ai lavoratori, e in questo significativa la volontà di ridurre al minimo i mesi di cassa integrazione a seguito della crisi causata dal Covid, nonostante le condizioni fossero tali da incoraggiare un ricorso massiccio allo strumento messo a disposizione dallo Stato.
Qualcuno, tra i consiglieri di opposizione, ha cercato di mettere in discussione la sua storia, altri hanno lamentato l'ammontare dello stipendio. Come maggioranza la nostra attenzione va unicamente ai risultati raggiunti dal teatro e alla correttezza dei comportamenti.
Oggi vogliamo soprattutto ringraziare il sovrintendente Pereira per l'attaccamento che ha dimostrato per il Maggio Musicale Fiorentino, e gli chiediamo di continuare con lo stesso impegno e passione che si è percepita anche oggi, per valorizzare sempre di più il ruolo della nostra Fondazione ".
Torselli e Draghi (FdI): "Pranzi e cene in piena zona rossa, Pereira si dimetta"
“Rispediamo al mittente le accuse del sindaco Nardella. Il nostro è ovviamente un attacco politico, ma non alla città, ma a tutti coloro che sfruttano la nostra Firenze. C’è chi – come l’ex assessore alla cultura Tommaso Sacchi – ha utilizzato la città come trampolino di lancio per la sua carriera amministrativa a Milano. E adesso, invece, discutiamo di un Sovrintendente – che guarda caso viene dalla Scala di Milano – per aver organizzato pranzi e cene a casa sua, a spese di toscani e fiorentini. Come se non bastasse, in piena zona rossa quando il Teatro del Maggio Musicale non svolgeva alcuna attività a causa della pandemia e 300 dipendenti erano in cassa integrazione.
Qualcuno spieghi a Nardella che la città di Firenze non è sua! Attaccare lui e i suoi amici che sfruttano Firenze per le proprie carriere non significa attaccare la città, ma difenderla da loro!
Che coraggio difendere chi utilizza come un parcheggio la nostra città, anziché invocare le dimissioni. E’ normale che Pereira voglia restare alla guida del Maggio Musicale Fiorentino a 20.000 euro al mese, mentre è assurdo che Giani e Nardella non ne pretendano le dimissioni! Chissà se erano a conoscenza delle ‘grigliate per gli sponsor’ pagate con la carta di credito della Fondazione. Pereira afferma che nessuno ha chiesto le sue dimissioni, forse non si è accorto che le invochiamo da settimane.
Continueremo a denunciare queste irregolarità perché abbiamo a cuore Firenze e vorremmo che venisse gestita da chi vuole il suo benessere!” dichiarano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, capogruppo nel Consiglio regionale toscano e a Palazzo Vecchio.
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