Dalle ore 18 del 13 maggio, inizia all’Orcio d’Oro (via Augusto Conti a San Miniato) una giornata dedicata all’arte. Si comincia con la vernice della mostra del maestro Lorenzo Terreni e del suo gruppo di artisti di Egol’Art, nella campagna vicino a Molino d’Egola. Si tratta oltre a Lorenzo Terreni, di Simona Antonelli, Elisabetta Donati, Silvana Fedi, Luca Marconcini, Emanuele Marino, Elena Ptzalis, Saura Simoni, Bruno Tamburini, Lorenzo Trinchetti, Valentina Volpi, Gerardina Zaccagnino, ognuno pittore secondo le proprie caratteristiche espressive, quasi sempre vicine ad un realismo tutt’altro che piatto, una sorta di realismo magico, che permette almeno di trasformare, una realtà non sempre troppo digeribile.
A Egol’Art, le persone impegnate nel laboratorio per adulti, apprendono le tecniche della pittura, ma soprattutto attraversano una esperienza comunitaria dedicata alle attività espressive, qualcosa che offre loro un accrescimento assolutamente unico che, come dicono alcuni membri del gruppo, “rappresenta una vera e propria terapia per risolvere dei problemi personali, ma anche per accettare i problemi di un mondo, che ci appare sempre più sconvolto”.
Alle 21 e 15 la giornata continua, nello stesso spazio dell’Orcio, con la prima dello spettacolo di Andrea Giuntini, “Giovanni Gambassi cieco fece”, con Andrea e Benedetta Giuntini, Marzio Matteoli al liuto. Si tratta della straordinaria vita di Giovanni Gonnelli, detto il Cieco di Gambassi (1603-1656), scultore divenuto cieco in giovane età ma ricercato, grazie al suo talento, dalle corti più prestigiose d’Italia. Un personaggio meritevole di essere riscoperto per la sua vicenda artistica e umana, capace di ribellarsi al destino per lasciare il segno della propria vocazione.
Per venire allo spettacolo è consigliata la prenotazione al 333 5925005.
Fonte: La conchiglia di Santiago - Ufficio stampa
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