Da Mediatori Group arriva un'analisi del mercato immobiliare e creditizio nelle nostre zone di riferimento nel corso del 2021. Dall'ufficio di Fucecchio ci offre un punto di vista privilegiato per capire come si sta muovendo il settore nel territorio.
In quest’anno di ripresa, le compravendite immobiliari in Italia hanno fatto registrare un +16% rispetto al 2020 . Un dato sicuramente positivo rispetto, e con un trend in netta risalita nella seconda parte dell’anno. Complessivamente la macro-area della provincia di Firenze ha chiuso il 2021 con un +27%.
Il profilo di chi compra casa con Mediatori Group a Fucecchio denota una prevalenza di impiegati e liberi professionisti/imprenditori, con un nucleo familiare di 3 persone e un’età compresa fra i 34 e i 44 anni.
Per quanto riguarda invece il profilo dei venditori, l’età media aumenta e si attesta sulla fascia 55-64 anni. Il nucleo familiare è di 3 persone, mentre per quanto riguarda la professione prevale nettamente quella di lavoratore dipendente.
I nostri dati interni ci hanno permesso anche di tracciare una panoramica su domanda e offerta di immobili a Fucecchio.
Come conseguenza dell’incertezza economica che stiamo attraversando, le nostre richieste di immobili hanno fatto registrare un lieve calo della disponibilità di spesa nelle fasce più alte. Rimane però rilevante il numero di acquirenti “buoni”, ovvero con relativa facilità di acquisto; quasi un 26% complessivo di essi dichiara di comprare in contanti o per investimento, segno che chi ha disponibilità cerca comunque di approfittare del momento favorevole.
La tipologia di immobile più richiesta, come conferma Maria Rosaria, sono soluzioni di acquisto in piccoli complessi. Per quanto riguarda l’offerta notiamo un 59% di appartamenti in piccoli complessi e solo un 15% di soluzioni indipendenti. Questi dati sono coerenti con la domanda.
Passiamo poi al mercato delle locazioni, dando un’occhiata ai dati del nostro partner AffittaRE.
Volendo fare una panoramica sul mercato delle locazioni, possiamo dire che, come avevamo previsto l’anno scorso, gli affitti temporanei hanno subìto un calo in favore di contratti più lunghi (3+2 e 4+4). La tipologia di contratto che viene scelta più spesso è quella in regime di cedolare secca, poiché più conveniente dal punto di vista fiscale. Il mercato degli affitti sta tornato ai livelli pre-pandemia, infatti AffittaRe, dalla sua nascita nel 2020 in piena pandemia, ha raddoppiato i propri consulenti e le proprie pratiche.
Rispetto a chi sta vendendo casa, nel 2021 il numero di persone che ristrutturano risulta in calo, nonostante i bonus messi a disposizione dallo stato. Questo calo di propensione a ristrutturate è visibile anche negli acquirenti.
Vediamo anche il profilo di chi ristruttura: le fascia d’età che ha visto un aumento del 13% è quella dai 55 ai 64 anni mentre la maggiore comprende dai 35 ai 44 anni. Questo dato ci porta a pensare che c’è una maggior predisposizione a ristrutturare immobili nei quali vivere per il resto della vita.
Le famiglie più predisposte a ristrutturare risultano quelle composte da 2 o 3 membri.
Per quanto riguarda la professione i dati rispecchiano quelli dell’anno precedente con il 71% dei profili che risultano dipendenti.
Inoltre, nel 72% dei casi la ristrutturazione comprende tutta l’abitazione mentre i lavori più eseguiti sono quelli di imbiancatura.
Infine, vogliamo ribadire che esistono molti incentivi a disposizione dallo stato in materia edile, usufruibili entro il 2023, ognuno con le proprie condizioni.
La visione conclusiva che possiamo delineare è quella di un mercato immobiliare e creditizio solido, che ha reagito molto meglio del previsto alle difficoltà portate dalla pandemia. Nonostante il leggero calo della disponibilità di spesa che abbiamo riscontrato, il trend di compravendita e i flussi di finanziamento erogati sono già tornati su livelli pre-Covid. Prospettive che fanno sicuramente ben sperare per questo 2022.
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