“Ogni giorno è il 21 marzo. Non fermiamoci ad oggi, non restiamo indifferenti, non voltiamoci mai dall’altra parte. La lotta alle mafie è una grande battaglia di civiltà che possiamo vincere tutti insieme impegnandoci nelle Istituzioni e in associazioni come Libera. Siate protagonisti della storia che difende tutti i diritti”. Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, si è rivolto ai tanti studenti presenti al Teatro La Compagnia di Firenze per celebrare la Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera Toscana.
Rilevando come la “mafia, in forma differente, è entrata anche nelle nostre vite”, Mazzeo ha citato il progetto ‘Polis’ del Consiglio regionale “nato proprio per essere portatori di una grande battaglia culturale”. Poi ha lanciato l’idea di un “Patto sociale da stringere tutti insieme: istituzioni, forze dell’ordine, scuole, ragazze e ragazzi. È una sfida collettiva quella che dobbiamo raccogliere. Un cambio culturale che dobbiamo proporre”.
Il presidente ha poi ricordato la strage di Capaci, il 23 maggio 1992, l’esplosione dell’autostrada che provocò la morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della scorta. “Era una giornata come questa, piena di sole. Avevo 15 anni ed ero con tanti miei coetanei a Policoro. Quando i nostri animatori del Centro sportivo italiano ci hanno chiamato e radunati in una sala per raccontarci quanto successo, tutto è cambiato. Abbiamo compreso, in un attimo, il colpo al cuore inferto allo Stato. Per me fu l’inizio dell’impegno in politica e nelle istituzioni e da allora mando lo stesso messaggio: per non dimenticare occorre non restare indifferenti, ogni giorno”. Rivolgendosi ancora agli studenti, Mazzeo li ha esortati a “stare dalla parte giusta della storia. Fatevi sentire impegnandovi attivamente. Le istituzioni e le associazioni sono veicoli forti per garantire diritti. Se ognuno di noi fa la sua piccola parte, riusciremo a sconfiggere le mafie”.
Mazzeo ha ricordato anche il ruolo fondamentale delle forze dell’ordine, “sempre in prima linea. Il loro contributo è prezioso. Senza il loro aiuto questa grande battaglia di civiltà che deve coinvolgerci tutti non sarebbe possibile”. Poi ha rivolto ringraziamenti a don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera Toscana, Giuseppe Creazzo procuratore della Repubblica di Firenze, Maurizio Auriemma questore di Firenze e gli altri ospiti presenti.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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