Tre giornate dedicate alla salute maschile all’ospedale di Pistoia che ha ottenuto dalla Fondazione Onda - Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere- il Bollino Azzurro (2022-2023). Il riconoscimento dato del Bollino Azzurro ha lo scopo di segnalare alla popolazione le strutture che favoriscono una presa in carico multidisciplinare del tumore prostatico, promuovendo la collaborazione tra diversi specialisti attivi nella gestione della malattia: urologi, ma anche oncologi, anatomo-patologi e radioterapisti.
L’Ospedale di Pistoia dopo aver conseguito il Bollino Azzurro ed ottenuto il riconoscimento come centro che garantisce un approccio multiprofessionale dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata ha aderito all’iniziativa promossa da Onda con un open week end riservato alla prevenzione.
Da venerdì 18 marzo a domenica 20 gli specialisti della struttura operativa di Urologia, diretta dal dottor Michele Marzocco, saranno a disposizione per effettuare gratuitamente consulenze ed esami per la prevenzione del tumore alla prostata.
Nei giorni 7, 8, 9 marzo, dalle ore 8,30 alle 12,30 è possibile prenotarsi chiamando il numero telefonico dedicato 0573 351406.
L’équipe medica, oltre che dal dottor Marzocco è composta da: Enrico Trinci, Stefano Nerozzi, Giuseppe Canovaro, Stefano Tazzioli, Leonardo Manoni, Simone Sforza, Lodovico Viganò, Alessandro Della Melina e Francesco Muzzillo. Quella infermieristica, coordinata dalla dottoressa Miria Lucchesi è composta da: Chiara Peri, Matteo Nesti, Elisabetta Nesti e Alessia Cappelli.
Il team urologico svolge l’attività oltre che nell’ospedale San Jacopo anche nell’ospedale di Pescia e nel Piot di San Marcello-Piteglio e nei presidi territoriali di Agliana e Quarrata.
In Italia il carcinoma della prostata è attualmente la neoplasia più frequente nel sesso maschile e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati dopo i 50 anni di età. In Toscana vengono diagnosticati ogni anno circa 2.200 nuovi casi. Un uomo su otto rischia di ammalarsi di carcinoma prostatico nel corso della propria vita.
Fonte: Ausl Toscana Centro
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