Morto Fabio Picchi, il popolare chef è scomparso a 67 anni

fabio picchi

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È morto a 67 anni Fabio Picchi, notissimo chef fiorentino conosciuto anche a livello nazionale. Fondatore del Cibrèo in Sant'Ambrogio, da qui la sua cucina si estenderà anche al Caffè Cibrèo, il Cibreino, e il Teatro del Sale, fondato con la moglie, l’attrice Maria Cassi. Ha investito in Toscana anche 'salvando' negozi come il punto vendita Cooperativa di Legnaia in via della Mattonaia.

La sua 'ultima 'creatura', sempre nel quartiere di Sant'Ambrogio a Firenze, il C.Bio - Cibo Buono Italiano e Onesto, grande bottega-mercato.

Fabio Picchi è stato un volto noto della tv italiana, con le sue partecipazioni alla trasmissione Geo&Geo di Rai 3. Ha scritto numerosi libri di ricette e romanzi.

Era malato da tempo ma si è aggravato all'improvviso e lo fino a pochi giorni fa molti lo hanno visto dietro al bancone della sua bottega a Sant’Ambrogio, pronto come sempre a raccontare aneddoti di cucina, storie dei prodotti toscani o di un suo piatto. Prodigo di consigli preziosi per tutti, con le sue dritte per non sbrigare nulla di quello che uno si ritrova in frigorifero ma con la sicurezza di tirarne fuori un piatto semplice ma gustoso.

Durante la pandemia ha partecipato al progetto Excellence never stops per mostrare una ricetta tipicamente fiorentina: una scamerita con carciofi sulla terrazza di casa.

L'ambasciatore del tartufo di San Miniato

fabio picchi ambasciatore tartufo

Fabio Picchi, da noto appassionato dei buoni prodotti della terra toscani, è stato 'amico' di San Miniato e insignito il 21 novembre 2019 del titolo di Ambasciatore del Tartufo Bianco. Il patto fu siglato a Firenze nel suo Cibreo. In quell'occasione si ricordavano le tappe di Napoleone in Italia, tra cui i soggiorni a San Miniato dallo zio sacerdote.

Picchi aveva scritto un libro a riguardo dell'imperatore francese, Ostriche rosse per Napoleone, una food novel nella quale il cibo entra da protagonista e che racconta le vicende del cuoco fiorentino Igor Rogi che arriva all’Elba il giorno di Natale e poco o nulla sa dell’amore clandestino tra Napoleone e Maria Walewska, e si trova a seguire le tracce di una vicenda che la storia ufficiale non ha mai svelato.

Il sindaco di San Miniato Simone Giglioli ha voluto ricordare questo momento di convivialità, salutando per l'ultima volta il ristoratore e autore.

Il cordoglio per Fabio Picchi

fabio picchi

Cordoglio è stato espresso dal sindaco Dario Nardella: "Ho appreso la notizia della scomparsa di Fabio Picchi con dolore immenso, alla fine di una giornata molto intensa nella quale abbiamo parlato di tanti argomenti che certamente Fabio avrebbe riconosciuto e apprezzato.

La sua morte ci lascia tutti sbigottiti, profondamente rattristati. Per me Fabio è stato un punto di riferimento nella comunità fiorentina e un amico vero. Il suo estro, la sua passione per la vita e per il suo lavoro, la sensibilità verso i temi dell'ambiente, dell'inclusione sociale facevano di Fabio una persona vera, animata dal desiderio di partecipare alla comunità fiorentina". "

Picchi - ha aggiunto - ha saputo come pochi trasmettere la passione per il cibo, ma con una attenzione sempre rivolta all'autenticità, alla sostenibilità. In questo momento non ci sono parole per esprimere il dolore che sento io e sente la comunità fiorentina. Non posso che rivolgermi a Maria, ai suoi straordinari figli, a tutti i suoi familiari, esprimendo loro tutta la mia vicinanza, quella dell'amministrazione e della città intera. Volevo molto bene a Fabio e mi mancherà tantissimo".

“Con lui - sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - se ne va un pezzo di Firenze e di Toscana che si è fatta conoscere e apprezzare nel mondo per la sua creatività e genialità”. “Picchi – prosegue – è stato un ambasciatore del gusto e dei sapori della nostra regione, capace di esaltare la semplicità e genuinità della nostra cucina e farne un veicolo di cultura: cultura enogastronomica ma anche cultura nel senso più ampio, in una tradizione intimamente toscana che sa mettere insieme arte, convivialità e piacere della tavola”.

"Sento ancora la sua voce calda e potente annunciare i piatti dalla cucina di uno dei posti più accoglienti di Firenze, in cui ho vissuto tanti momenti di spensierata allegria, di sano calore, di pensiero fecondo. Ciao Fabio, anima di Sant’Ambrigio, anima del buon vivere e della sapienza gastronomica antica che non hai mai smesso di raccontare, che non hai mai smesso di trasmetterci”. Così la vicepresidente Stefania Saccardi ricorda con profondo cordoglio lo chef Fabio Picchi scomparso ieri a Firenze.

“Con Picchi se ne va un motore e un artefice insostituibile di nutrimenti, del corpo e dello spirito - prosegue Saccardi - E il suo impegno costante per la cucina di qualità, per il cibo biologico, per la toscanità e per la filiera corta devono rappresentare per noi il suo generoso lascito. Come generoso era lui, che con i suoi “mangiarini”  ha insegnato ricette fatte di sapiente e genuina passione. Ci ha raccontato e fatto amare il cibo migliore e il suo valore, trasmettendoci, parafrasando l’ultimo scritto con cui ha chiosato il calendario del Pink October 2021 che abbiamo presentato in Regione proprio a ottobre, “la Responsabilità Amorosa di un Buon Nutrimento”.

"Addio a uno chef non comune e a un fiorentino vero, anche nelle sue asperità di carattere". Così il presidente di Confartigianato Firenze, Alessandro Sorani, esprime il cordoglio dell'associazione per la morte di Fabio Picchi, chef patron del Cibreo.

Confesercenti di Firenze esprime le più sentite e partecipate condoglianze alla moglie Maria e ai figli per la prematura e inattesa scomparsa di Fabio Picchi.

Ci lascia un iscritto da sempre alla Confesercenti, impegnato nella vita associativa, un imprenditore capace di creare dal niente innovativi modi di fare impresa nel mondo dell’enogastronomia.

Fabio ha ricoperto ruoli di vertice nella Confesercenti di Firenze: nel 1997 diventa Presidente della Confesercenti Città di Firenze, carica che termina nel 2009 dopo tre mandati consecutivi; in quegli anni diventa anche Vice Presidente Provinciale. Ha un ruolo determinante nella costruzione dei progetti di Centro Commerciale Naturale, facendosi portatore dei valori positivi rappresentati dal commercio di vicinato come fondamentale tessuto connettivo che identifica un quartiere e lo tutela e sviluppa, nell’interesse dell’intera comunità e dei turisti.

Il suo ruolo è decisivo durante la lunga e complessa fese che vide la preparazione della città, che ospitò il Social Forum Europeo nel novembre del 2002: Fabio Picchi si mise in gioco partecipando a decine di assemblee di commercianti ed imprenditori per sostenere la grande occasione che aveva Firenze per dimostrarsi una città aperta ai giovani e alle nuove idee di sviluppo sostenibile, scontrandosi, anche duramente, con quelle forze economiche, sociali, ed anche politiche che, invece, auspicavano la completa chiusura della città per evitare una ineluttabile devastazione.

Fabio e, con lui tutta la Confesercenti, ottenne un successo incredibile per come poi andarono le cose e Firenze visse un grande momento di partecipazione e di vitalità. A suggellare quell’evento Fabio Picchi, insieme alla moglie Maria Cassi, aggiunse la scritta “Firenze Città Aperta” nell’insegna della nuova impresa imprenditoriale-culturale, il Circo-lo Teatro del Sale, aperto proprio nel 2003.

Imprenditore instancabile e vivace, scrittore, critico, uomo di cultura, testimonial dei prodotti della tradizione del territorio e della qualità che essi esprimevano, fiorentino autentico, generoso e sensibile, attento alle esigenze degli altri. Ci lascia una grande personalità che ci ha onorato del suo impegno e della sua sempre presente partecipazione alla vita della Confesercenti, nella quale ha sempre creduto come un luogo nel quale far crescere l’imprenditore e la città.

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