Spacciano via social, arrestati in 6 a Cecina

Vendevano cocaina, hashish, eroina, ketamina ed ecstasy offrendola sui social network. L'operazione dei carabinieri di Cecina assieme ai militari di Pisa e Firenze ha portato a 6 arresti per traffico di droga ed estorsione: un 19enne italiano di Riparbella, un 20enne di Pisa residente a Cecina, un 41enne marocchino senza fissa dimora e irregolare in Italia, un tunisino di 39 anni residente a Cecina e un tunisino 43enne residente a Cecina oltre a un 26enne di Cecina.

Nel corso delle indagini, oltre agli ultimi 6 soggetti arrestati, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 2 persone, altre 7 sono state denunciate in stato di libertà, sono stati sequestrati oltre 500 grammi di hashish, circa 15 grammi di cocaina ed altrettanti di eroina, nonché 107 grammi di MDMA. Sequestrati anche in totale 5.635 euro contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

I soggetti di origine marocchina spacciavano a Cecina centro e a Marina di Cecina, coinvolgendo acquirenti minorenni. Il denaro provento di spaccio sarebbe stato in parte riutilizzato nell’acquisto di autovetture.

Secondo gli inquirenti gli indagati maghrebini mettevano a disposizione dei clienti degli smartphone per ricevere gli ordini di acquisto.
Per eludere le investigazioni, le parti perfezionavano la compravendita provvedendo a recapitare la sostanza stupefacente ed i soldi in luoghi diversi in modo da rendere non registrabile a eventuali investigatori lo scambio droga-denaro. Attraverso app o social, i presunti spacciatori e gli acquirenti si inviavano foto o filmati che riprendevano l’esatta localizzazione dove droga e denaro erano stati nascosti.

Secondo gli inquirenti nel corso delle investigazioni sarebbero stati accertati numerosi episodi di spaccio al dettaglio di cocaina, hashish, eroina, ketamina ed ecstasy che gli indagati avrebbero ceduto a numerosi acquirenti, per un volume d’affari di decine di migliaia di euro. Sarebbero centinaia le cessioni documentate.

I quantitativi ceduti erano perlopiù per uso personale, alcuni li rivendevano a terzi.

 

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