Via libera dalla Regione al Provvedimento autorizzatorio unico regionale relativo al nuovo impianto eolico denominato Monte Giogo di Villore. Il futuro impianto prevede la realizzazione di 7 aerogeneratori di altezza massima pari 99 metri dalla base ed una potenza complessiva pari a 29,6 MW. I Comuni coinvolti sono Vicchio e Dicomano. Per le opere accessorie sono interessati anche Rufina e San Godenzo. Lo ha deciso la giunta regionale approvando la delibera presentata nell’ultima seduta dall’assessora all’ambiente Monia Monni.
"Il sì era già arrivato dopo la conferenza dei servizi che si era tenuta a gennaio – ha puntualizzato l’assessora Monni - Adesso la decisione è stata formalizzata anche dalla giunta. L’impianto genererà almeno 80 milioni di kWh annui e consentirà di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di circa 100 mila persone, molte di più di quelle che vivono nel comprensorio del Mugello che conta circa 64 mila abitanti".
"Questa scelta - ha aggiunto - è coerente con i Piani europei, con quelli nazionali e con lo spirito del Pnrr, che sostiene l’abbandono delle fonti fossili a favore delle energie rinnovabili. Inoltre contribuirà a tagliare le emissioni di CO2 di circa 40 mila tonnellate l’anno".
Il progetto rientra a pieno nell’attuazione del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030 (Pniec) che prevede l’ambizioso obiettivo di riduzione interna di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra nel sistema economico entro il 2030, rispetto ai livelli 1990. E’ anche coerente con il Piano ambientale ed energetico regionale (Paer) che indica, per la Toscana al 2020, una potenzialità di 358 Gwh per la produzione elettrica da fonte eolica, equivalenti a 31 ktep (tonnellate equivalenti petrolio). Al 2019 sono stati raggiunti 258,5 Gwh, equivalenti a circa 20 ktep.
L’impianto genererà almeno 80 milioni di kWh annui, sufficienti a soddisfare un fabbisogno di energia elettrica ad uso civile di circa 100 mila persone, con solo 7 aerogeneratori, grazie alla loro alta producibilità resa possibile dal progresso tecnologico del settore. L’iter di approvazione ha visto coinvolti tutti i soggetti interessati, con momenti di partecipazione diretta dei territori e dei cittadini.
La Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le Province di Prato e Pistoia e il Comune di San Godenzo, facendo seguito al dissenso espresso in Conferenza, potranno presentare opposizione alla delibera nei 10 giorni dalla notifica, in tal caso la decisione finale sarà rimessa al Presidente del Consiglio dei Ministri.
"Ritengo assolutamente necessario - ha concluso Monni - che, nella formazione dei procedimenti autorizzativi, si tenga conto dell’interesse pubblico prevalente. Un intervento che ha effetti così rilevanti dal punto di vista della produzione di energia da rinnovabili e della riduzione delle emissioni di CO2 è un intervento che contribuisce in maniera sostanziale agli obiettivi di decarbonizzazione. Se vogliamo davvero salvare il pianeta, dobbiamo anche avere il coraggio di cambiare un po’ il paesaggio per proteggerlo. Diversamente, tra qualche anno, non ci sarà nessun paesaggio da preservare. Da questo passa la differenza tra parlare di difesa dell’ambiente e praticarla".
Fonte: Regione Toscana
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