"Alla luce dei recenti avvistamenti di alcuni esemplari di lupo sul Monte Pisano - afferma l'assessore all'ambiente a San Giuliano Terme Filippo Pancrazzi -, riteniamo giusto rassicurare la popolazione sulla presenza di questo animale e teniamo a informare la cittadinanza su alcune regole da seguire quando si vive o ci si muove in aree frequentate da lupi, o se capita di incontrarne. Ricordiamo che la presenza di lupo sul Monte Pisano è nota già da qualche anno e non rappresenta un motivo di allarme".
"Queste linee guida guida sono state formulate da due biologi esperti di fauna selvatica - prosegue Pancrazzi -, in particolare di lupo, nonché responsabili del monitoraggio di questa specie, tra l'altro, sulle Alpi Apuane e sul Monte Pisano: si tratta di Paola Fazzi e Marco Lucchesi, soci dell'associazione Selvatica APS. Li ringrazio per il contributo che condividiamo integralmente sui nostri canali".
"Il lupo - commentano Fazzi e Lucchesi - è una specie ormai distribuita quasi uniformemente sul territorio italiano e le possibilità di incontro sono, seppur non frequenti, sempre maggiori. Il lupo è un animale caratterizzato da una incredibile plasticità e adattabilità e non è relegato unicamente all'ambiente montano, come invece viene pensato nell'immaginario collettivo. Sono ormai presenti da qualche anno branchi di lupi nelle aree costiere della nostra regione (famose le immagini di lupi sulla spiaggia della Feniglia, a Orbetello), in Salento, sulla costa del Delta del Po, e anche alla periferia di grandi città, in campi coltivati, tutti ambienti diversi ma con un unico grande denominatore: disponibilità alimentari e presenza di zone rifugio. È importante tenere a mente che i lupi non dovrebbero mai trovare cibo di origine antropica, per evitare che colleghino questo fatto alla presenza dell'uomo o a una sua azione. Tutte le situazioni, sia in Italia sia all'estero, in cui i lupi si sono mostrati come 'confidenti', ossia che si sono avvicinati a distanza ridotta alle persone mostrando atteggiamenti poco timorosi, sono legate ad animali abituati all'utilizzo di fonti alimentari di derivazione umana. Di base, se i lupi non trovano risorse 'interessanti' all'interno delle aree urbane, non hanno interesse a frequentarle. Quindi, invitiamo a muoversi nell'ambiente con attenzione e ricordiamo che il lupo non è un cartone animato, non è un peluche, non ha bisogno di noi. È un animale selvatico, da rispettare nel suo ecosistema e mantenere selvatico".
LINEE GUIDA
Per chi abita in zone frequentate dal lupo.
1. I rifiuti della raccolta differenziata, in particolare l'"umido", non dovrebbero mai essere lasciati al di fuori dei mastelli adibiti a contenerli. È Importante che la loro permanenza nei punti di raccolta o fuori dalle abitazioni sia ridotta.
2. Il cibo per gli animali domestici dovrebbe essere inaccessibile a qualsiasi selvatico, quindi si devono prevedere punti di alimentazione per cani e gatti tali da non lasciare "crocchette" disponibili che potrebbero attirare selvatici.
3. I lupi possono, purtroppo, predare anche animali d'affezione: i gatti e i cani dovrebbero essere tenuti sotto controllo, soprattutto in orario notturno, ad esempio tenuti all'interno o in box sicuri.
Per chi fa escursioni o comunque si muove in aree frequentate dal lupo.
4. Tenere i cani al guinzaglio, sempre e ovunque, perché i cani (anche i più casalinghi) possono infastidire la fauna e creando disturbo ai lupi presenti, può succedere che siano predati da essi. Il cane viene visto come un "invasore" e i lupi non gradiscono. Sottolineiamo poi sempre il rischio di ibridazione, data dall’accoppiamento tra cane e lupo, che deve essere evitato.
5. Non lasciare avanzi del nostro cibo a disposizione nel bosco o in qualsiasi ambiente, e non cercare di attirare i lupi per fotografarli: nessun animale selvatico deve abituarsi al cibo umano, né deve associare la presenza dell'uomo ad alimentazione facile, in particolare i lupi. Il lupo, come tutti i selvatici, può essere potenzialmente pericoloso, ma dobbiamo ricordare che le situazioni rischiose sono collegate a lupi abituati al cibo.
In caso di incontro.
6. Osserviamo gli animali a distanza, non avviciniamoci: il lupo (o i lupi) ci guarderà immobile per un po’ e poi se ne andrà, se non si sarà allontanato immediatamente. Non fa nessuna differenza che gli animali siano in più di uno. Gli incontri non determinano situazioni pericolose, ma non si può impedire a qualcuno di avere paura, quindi se l'avvistamento non è gradito alziamo la voce, facciamo confusione, facciamo rumore con dei sassi. L'animale si spaventerà e se ne andrà.
7. Nel caso (comunque raro) di incontro con lupi "confidenti", ossia in qualche modo un po' abituati all’uomo e che mantengono distanze ravvicinate, prendiamoci la responsabilità di disincentivare la loro associazione mentale di uomo-oggetto interessante: facciamo rumore, urliamo, alziamo i bastoncini o le braccia, per far capire al lupo che l'uomo è una presenza "spiacevole" e che sarebbe meglio non incontrarlo. Questo non vuol dire andargli incontro, né tantomeno avvicinarci. Allontaniamoci lentamente.
Ci sono casi di persone che si avvicinano agli animali per fare foto e video. Evitiamolo e come detto sopra, facciamo rumore per indurre il lupo ad allontanarsi.
8. Se l'incontro avviene in auto, evitiamo di inseguire l'animale facendolo correre per strada: rallentiamo, se possibile e se in sicurezza, accostiamo e abbassiamo le luci aspettando che il lupo sia passato.
Cosa è sbagliato fare.
9. Ululare per attirarli: l'ululato è una forma comunicativa. I lupi ululano per segnalare la propria presenza sul territorio, per riunirsi, per salutarsi. In un'area sono presenti solo i lupi di un branco, lupi estranei vengono allontanati. Ululare segnala a quel branco che ci sono quindi altri animali nella loro casa, li disturba, li può costringere a modificare le abitudini territoriali, almeno momentaneamente. In un periodo delicato come la fine dell'inverno, ossia l'inizio del periodo riproduttivo, ululare può costringere la femmina a scegliere una zona di tana differente da quella che avrebbe selezionato, e spesso le zone adatte per la tana o per i rendez-vous (i siti dove in estate vengono allevati i cuccioli) sono limitate. Disturbarli può portare quindi a mettere a rischio la cucciolata o a creare loro ulteriori difficoltà rispetto a quelle che devono comunque affrontare in un ambiente antropizzato come il nostro.
10. Avvicinarsi alle aree di rendez-vous (gli "asili" in cui i cuccioli passano le giornate in attesa del ritorno degli adulti): è sbagliato entrare in queste aree per fotografare (o foto-trappolare) facilmente i lupi. Anche in questo caso il rischio è quello di disturbarli, farli spostare, o renderli abituati alla nostra presenza con tutto quel che ne consegue.
Fonte: Comune di San Giuliano Terme - Ufficio stampa
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