L'aumento del gasolio rovina San Valentino? Pare di sì, dicono dalla Versilia. Il caro gasolio farebbe 'ritardare' la fioritura dei fiori di San Valentino. Nelle serre di Pietrasanta e dintorni si registrano rincari fino al 50% per il riscaldamento degli impianti. In questo periodo le produzioni principali sono il ranuncolo, i gigli, le gerbere e altri fiori che, con rose e tulipane, sono protagonisti di San Valentino.
E invece i floricoltori devono fare di necessità virtù. Per non andare in perdita, abbassano le temperature nelle serre e consumano meno energia elettrica o gasolio. Questo comporta un ritardo nel ciclo vegetativo di alcune piante, che hanno bisogno di 15-20 gradi per fiorite. Il rischio è qurello di favorire l'attacco dei funghi patogeni ma non solo: c'è la possibilità di non arrivare in tempo al 14 febbraio, per il dispiacere dei consumatori.
"L'emergenza energetica - spiega Andrea Elmi, presidente di Coldiretti Lucca - si riversa non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Il comparto è in forte difficoltà e il caro bollette sta divorando gli utili, già molto fragili, del florovivaismo".
"Produrre lo stesso fiore - spiega Cristiano Genovali, presidente Affi, associazione floricoltori e fioristi italiani - ci costerà il 20% in più che è il nostro margine di guadagno. Il gasolio per riscaldare le serre solo in questa settimana è aumentato del 15% e per produzioni tipiche di questo periodo, che hanno bisogno di essere scaldate per fiorire, è un disastro".
Notizie correlate
Tutte le notizie di Pietrasanta
<< Indietro