«Crediamo che sia giusto proseguire con l’elaborazione, anche sulla base delle prime indicazioni contenute nella delibera di giunta del 2021, di una strategia unitaria e coerente volta a rafforzare la centralità della programmazione e della governance pubblica delle RSA. Questo, a partire dall’elaborazione, a livello territoriale, di un’analisi dei bisogni di salute della popolazione anziana, dell’offerta assistenziale esistente e del fabbisogno dei posti letto, nonché dalla condivisione con la Conferenza regionale dei Sindaci e con le articolazioni territoriali di alcuni criteri predefiniti e omogenei.
Inoltre, chiediamo alla giunta toscana di attivarsi, se necessario anche con appositi atti interpretativi, al fine di evitare possibili elusioni dei requisiti previsti per l’apertura di nuove strutture, a partire da quelli strutturali concernenti la capacità ricettiva massima di 80 posti letto. Insomma, bisogna rendere cogenti i criteri previsti dal procedimento valutativo e autorizzativo da seguire per la realizzazione di nuove RSA, come pure per l’ampliamento di strutture già esistenti, in un’ottica di omogeneizzazione e sostenibilità complessiva del sistema regionale delle RSA».
Lo dice Enrico Sostegni, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Sanità e politiche sociali, che su questi contenuti annuncia la presentazione di una mozione del gruppo Dem che sarà all’ordine del giorno della prossima seduta d’aula.
«Nei prossimi anni – ricorda Sostegni – la Toscana si troverà ad affrontare con sempre maggior intensità le tematiche relative all'invecchiamento della popolazione e all'aumentare delle cronicità: già oggi il 40% della popolazione è affetto da malattie croniche. E’ chiaro come tutto ciò, oltre a porre problemi di programmazione nell’ambito pubblico, spinga il settore privato a sviluppare una sua iniziativa. Cresce la presenza di ingenti investimenti sul territorio toscano in nuove strutture RSA, nate in zone dove l’offerta sembrerebbe già satura, le quali accrescono l’offerta dei posti letto in modo non sempre proporzionato, anche dal punto di vista dei requisiti strutturali, andando talvolta anche oltre agli 80 posti consentiti, iniziative che rischiano di indebolire ulteriormente il sistema attuale.
Noi riteniamo che sia opportuno rafforzare la centralità della programmazione e della governance pubblica per quanto concerne la residenzialità sanitaria assistita in Toscana. E vogliamo ribadire – conclude Sostegni - che le RSA con un’offerta di posti letto eccessiva, oltre a non essere adempienti rispetto ai requisiti previsti dalla normativa regionale in materia, sono da considerarsi inadeguate al fine di garantire la necessaria appropriatezza delle prestazioni».
Fonte: Ufficio Stampa e comunicazione Gruppo PD
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