“Il territorio pisano potrà contare presto su 11,5 milioni di euro per realizzare 11 nuovi presidi sanitari a servizio dei cittadini. Si tratterà di Case della Salute distribuite capillarmente nelle varie aree grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, strutture la cui richiesta era stata preventivamente condivisa dalla Regioni con le amministrazioni locali e le Società della Salute per rafforzare la presenza di sanità pubblica sui territori”.
Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo che, sul tema, ha dedicato sempre grande attenzione in tutti questi ultimi anni all'interno dell'ente. “La pandemia ci ha insegnato quanto sia fondamentale rafforzare i presidi sanitari sul territorio, soprattutto di fronte a una situazione di emergenza, in modo da evitare che tutti si rivolgano ai pronto soccorso allungando i tempi di attesa. Non solo. Siamo consapevoli che i bisogni di sanità purtroppo cresceranno col progressivo invecchiamento della popolazione ed è anche per questa ragione che saranno fondamentali gli investimenti a livello di sanità territoriale”. Gli 11,5 milioni riguarderanno, nel dettaglio, le case della salute di Pisa, Marina di Pisa, Vecchiano, San Giuliano Terme, Cascina, Crespina Lorenzana, Pontedera, Bientina, Volterra, Pomarance e San Miniato. “Era un impegno che avevo preso in campagna elettorale, fra il 2019 e il 2020: potenziare i sistemi territoriali, avvicinare i luoghi di salute al cittadino, e allo stesso tempo aumentare la presenza sia di tecnologie sia di personale qualificato all’interno delle strutture. In questo senso, a Pisa, torno a ribadire con forza che quando arriverà il momento della definitiva chiusura del Santa Chiara con il trasferimento di cliniche e scuola medica al polo di Cisanello, serve una Casa della Salute in centro. Gli spazi ci sono. Può essere finanziata subito con i fondi dell’ex articolo 20, c'è l'impegno dell’Asl e, sulla scia di queste buone notizie, è il momento di rilanciare questo progetto”. Mazzeo allarga quindi la riflessione. “I finanziamenti straordinari del PNRR dovranno essere impiegati tanto per le nuove strutture quanto per investire in nuove tecnologie, mentre attraverso le risorse ordinarie potremo sostituire i dispositivi biomedicali esistenti con strumentazioni più moderne. Questo non solo permetterà di offrire un servizio sempre migliore ai cittadini ma renderà più attrattivi i nostri poli ospedalieri per figure specialistiche di primo livello. Non dimentichiamo mai che le macchine non sostituiranno mai i professionisti ma, anzi, più tecnologia a disposizione significherà anche più qualità del personale medico, infermieristico e sanitario che rappresenta la vera forza e la vera eccellenza del nostro sistema".Notizie correlate
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