Francesco Franchi, consigliere della Fondazione del Museo del Calcio e della Figc in quota Lega Dilettanti ha scritto una lettera, in ricordo del padre Artemio.
Artemio Franchi, infatti, avrebbe compiuto cento anni, oggi, 8 gennaio.
Lettera ad Artemio Franchi nel centenario della nascita, la scrive il figlio Francesco Franchi
Caro babbo,
oggi è il giorno del tuo centesimo compleanno. Ci hai lasciato troppo presto, sono 39 anni che ci manchi …. voglio raccontarti quello che è successo da quando te ne sei andato.
A due anni dalla tua scomparsa, è nata la Fondazione Artemio Franchi, oggi Onlus, fortemente voluta dal Lyons Club Firenze, da Ugo Cestani, allora Presidente della tua Lega Calcio Serie C oggi Lega Pro, e dalla tua famiglia.
A tuo nome sono state realizzati davvero tanti progetti. Il più importante è il “Premio di Laurea” a te intitolato, giunto alla tredicesima edizione. Con l’indispensabile supporto della Lega Pro, in questi anni hanno partecipato centinaia di tesi di laurea su argomenti legati al mondo del calcio e dello sport.
Molte iniziative sono state rivolte dalla Fondazione all’etica sportiva ai giovani atleti, ai loro istruttori e alle loro famiglie. Sono convinto che tutto questo ti avrebbe reso orgoglioso.
Negli anni Novanta nasce su iniziativa del tuo amico Fino Fino, che da poco più di un anno ti ha raggiunto, il bellissimo Museo del Calcio, una perla di raro fascino e bellezza, situato nell’area del Centro Tecnico Federale di Coverciano, da te amato e valorizzato a livello internazionale. Il Museo raccoglie cimeli storici ed importantissimi della nostra Nazionale, dagli anni ‘30 ad oggi. C’è la maglia del tuo capitano Giacinto Facchetti ed anche la moneta da 5 franchi utilizzata per il sorteggio per definire la finalista dopo il doppio pareggio nei tempi regolamentari e poi supplementari quando i rigori non esistevano.
La tua Italia vinse poi il Campionato Europeo nel 1968. Te lo ricorderai bene perché è il trofeo vinto durante la tua presidenza della Federcalcio.
Come saprai, finalmente dopo quasi 52 anni (in realtà sono 53 a causa della pandemia da Covid 19, un virus che ormai da quasi 2 anni affligge il mondo intero) l’Italia ha vinto il suo secondo Campionato Europeo sotto la presidenza di Gabriele Gravina, una guida che si contraddistingue anche per lo stile istituzionale.
La Coppa è stata esposta per mesi al Museo del Calcio, dove tornerà, e vista da migliaia di tifosi e appassionati. Nei prossimi mesi verrà intitolata a te l’area di ingresso del Museo, ora presieduto con grande capacità da Matteo Marani, che ricorderai al Guerin Sportivo. L’area si chiamerà Largo Artemio Franchi; così oltre ai tre stadi a te intitolati (Firenze, Siena e Castelnuovo Berardenga) ed alla piazzetta nel cuore della tua amata Contrada della Torre a Siena, anche l’accesso al Museo del Calcio- che sicuramente avresti adorato- sarà legato al tuo ricordo. Ti sarai di sicuro commosso per la quarta vittoria al Mondiale di Calcio della nostra Nazionale…ora le stelle sulla nostra maglia Azzurra sono quattro e percorrendo il Museo le vedrai tutte.
Tornando a Siena non riesco ad immaginare la tua soddisfazione nel vedere la tua Torre con il suo giubbetto “vinato” , come scrivevi negli anni 40 alla tua Alda , arrivare ben due volte prima al bandierino la prima nel 2005 la seconda nel 2015 !
Venendo ai giorni nostri, il tuo calcio sta attraversando momenti difficili complice anche il virus. Il calcio continua ad essere lo sport più praticato nel nostro paese e negli ultimi anni sta finalmente crescendo con forza il calcio femminile. Tante sono le attività che il Settore Giovanile e Scolastico, insieme alla Lega Nazionale Dilettanti, stanno sviluppando.
Grande attenzione è anche rivolta ai giovani ed i ragazzi con disabilità che vogliono giocare… tu saresti davvero orgoglioso di vedere come è cresciuto questo mondo.
Ora ti saluto perché non voglio annoiarti, ma ti faccio ancora tanti auguri da parte di tutta la tua famiglia per il tuo “centenario”,
tuo Francesco
Fonte: Museo del Calcio
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