Insieme a Roma e Beirut, così come la prestigiosa casa d'aste internazionale Sotheby's. Nella stessa lista del fumettista Zerocalcare e di tanti musei, artisti e progetti che, secondo la prestigiosa rivista Artribune, si sono maggiormente distinti con la ricerca nella scena dell'arte e della cultura contemporanea.
Nei premi del “Best 2021” c'è anche Peccioli che, secondo la redazione di Artribune, ha meritato il riconoscimento come “Miglior piccola città dell'anno”.
Un premio importante da parte di quella che è la più ampia e diffusa redazione culturale nel nostro Paese: 250 collaboratori in tutto il mondo, oltre a un sito con migliaia di contatti mensili e una rivista distribuita in 55mila copie in tutta Italia.
"Che Peccioli sia la “piccola capitale italiana dell’arte contemporanea” lo ripetiamo da anni – si legge nella motivazione pubblicata proprio da Artribune -. E allora dove sta la novità? La novità sta che questa cittadina in provincia di Pisa continua a picchiare come un fabbro sulla crescita intellettuale dei propri cittadini, la rigenerazione culturale, l’arte pubblica. Un processo che si è rallentato con la pandemia? Ma manco per sogno! Non solo hanno partecipato alla Biennale di Venezia con un bel pezzo del Padiglione Italia, non solo hanno inaugurato un edificio arditissimo di Mario Cucinella violando lo sciocco tabù italiano che vede l’architettura storica e quella contemporanea come due compartimenti stagni, ma a fine 2021 hanno pure rilanciato con una grande mostra curata da Antonella Nicola e Sergio Risaliti che punta a lasciare ulteriori opere d’arte stabili nel paese e nelle frazioni. Con una capacità efficacissima di coinvolgere i privati. Si parlerà molto nel 2022 dei borghi italiani sotto i 5000 abitanti. Ebbene, Peccioli è il borgo-simbolo sotto i 5000 abitanti. Studiarlo, copiarlo, capirlo potrebbe essere una ottima chiave di lettura".
Un riconoscimento importante a un lavoro iniziato nel 1991 con “Specie di spazi” a cura di Rita Selvaggio. Gli artisti che operarono i primi interventi furono Vittorio Messina, Vittorio Corsini e Hidetoshi Nagasawa. Proseguito con molti progetti curati da Antonella Soldaini, in particolare con gli interventi di David Tremlett prima alla discarica di Legoli e poi nella coloratissima via di Mezzo a Ghizzano, senza dimenticare le opere di Marco Tirelli e Umberto Cavenago.
A settembre scorso, poi, l'inaugurazione di quattro nuove opere di arte contemporanea, sulle quali spicca, anche per la sua funzione di allargamento del centro storico, la passerella Endless Sunset di Patrick Tuttofuoco. Opere che hanno portato a 66 quelle presenti su tutto il territorio comunale e realizzate nel corso di un trentennio.
Peccioli, però, non si è fermata e, come sottolineato da Artribune nel suo bilancio di fine anno, con il progetto “Rampa di Lancio” ha puntato ancora fortissimo sulla cultura per trasformare il territorio comunale in un museo a cielo aperto. E il capoluogo e la frazione di Legoli, a dicembre, sono state interessate da altri interventi di arte contemporanea, perlopiù permanenti. Un binomio che le è valso la “statuetta”, come se si trattasse di un vero e proprio Oscar, come “migliore piccola città dell'anno”.
Fonte: Comune di Peccioli
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