L’Amministrazione comunale di San Miniato ha presentato il Documento di programmazione per il periodo 2022 – 2024, documento previsto dalle disposizioni di legge con il quale i Comuni devono indicare i programmo operativi che intendono mettere in essere nel triennio successivo, che va aggiornato annualmente e sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale.
Dalla lettura del documento risulta evidente la vischiosità attuativa degli investimenti messi in ponte dal Comune. Un prospetto riassume con chiarezza la situazione. Gli investimenti attivati negli anni precedenti al 2022 hanno un importo di 9 milioni di euro, dei quali non ancora conclusi per 8 milioni. Questa situazione desta ancor più perplessità se si considera che l’attuale Amministrazione è in continuità politica e amministrativa con le precedenti, e quindi la lentezza esecutiva dimostrata non si può certo ascrivere alla eventuale necessità della nuova Giunta di acquisire dimestichezza con la macchina amministrativa comunale.
Il documento programmatico si è caratterizzato anche per la incapacità di prendere atto dei radicali cambiamenti che l’epidemia di Covid sta creando alla vita e alle necessità dei cittadini. E’ di tutta evidenza che la emergenza sanitaria non avrà breve durata e che con essa dovremo fare i conti ancora per molto. Siamo in presenza di una situazione completamente nuova che richiede nuove idee e nuovi progetti, che nel programma triennale del Comune sono assenti.
Considerata la situazione pandemica e la debolezza più volte emersa – anche in un recente convegno svoltosi a San Miniato - della medicina del territorio, l’Amministrazione avrebbe potuto intervenire su questa materia per sovvenire i cittadini nelle loro necessità sanitarie. Considerato che in più occasioni in questi mesi è emersa una carenza nel servizio delle guardie mediche, ci chiediamo se non sarebbe stato opportuno che il Comune avesse programmato un investimento di risorse proprie per potenziare questo servizio divenuto ancor più indispensabile in tempi di Covid. Per anni il Comune ha pagato le spese per mantenere a San Miniato l’Ufficio del Giudice di pace, perché non fare altrettanto per una vigilanza medica in vigenza dello stato di emergenza. Questo è solo un esempio, altri progetti adeguati alla nuova situazione potrebbero farsi, ma non ci sono stati.
Il documento di programmazione accenna solo di sfuggita al PNRR, non vi è nessun approfondimento, nessuna indicazione su eventuali strategie che potrebbero essere messe in atto per attirare le nuove risorse. In questi giorni il Sottosegretario agli affari europei Vincenzo Amendola ha portato nel Valdarno le sue idee e competenze in materia di PNRR. Ha avuto contatti con tanti sindaci per parlare delle nuove opportunità. Avremmo desiderato vederlo venire anche a San Miniato. Ma così non è stato.
Gruppo Consiliare Lega San Miniato
Fonte: Ufficio Stampa
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