Minacce no vax ai medici per ottenere certificazioni di esonero vaccinale

Ogni giorno aumentano le richieste ai medici di famiglia di certificazioni per l'esonero vaccinale legato al Covid, per le categorie obbligatorie come da legge 127/2001 e per il green pass. Queste lettere contengono velate minacce da parte dei diretti interessati o sono inviate da studi legali. Da parte dell'Ordine dei Medici di Firenze rivolgiamo il pieno sostegno ai colleghi: l'appello è a mantenere la calma, le minacce non hanno alcuna base per cui i professionisti possono attenersi alle normative vigenti, rilasciando le certificazioni solo se ricorrono le indicazioni ministeriali”. È quanto dichiarato dal vicepresidente dell'Ordine dei Medici di Firenze Elisabetta Alti in riferimento al crescente numero di richieste, da parte di no vax, per avere esenzioni dalla vaccinazione anti Covid.

“Si tratta di lettere in alcuni casi davvero spiacevoli - ha spiegato Alti -. Le segnalazioni sono tante: Firenze, Prato, Pistoia ma anche nella Piana tra Firenze e Prato. Spesso si legge che qualora non ci sia la certificazione di esonero 'adiremo per vie legali perché il vaccino è sperimentale' quando invece è stato autorizzato da Ema e Fda e somministrato a milioni di persone”.

“Un altro messaggio che vogliamo dare è rivolto alla popolazione – aggiunge Alti – ed è quello di non pretendere certificazione non dovute. È necessario rivolgersi, con serenità, al proprio medico di famiglia che saprà spiegare i vantaggi della vaccinazione, caso per caso grazie alla conoscenza dei problemi specifici della persona assistita. La situazione si sta inasprendo e non deve accadere. Oltretutto i colleghi di medicina generale sono in grave imbarazzo perché è chiaro che decade il rapporto di fiducia con i pazienti, visto che addirittura arrivano lettere da legali. Noi siamo vicini ai medici, ribadiamo il pieno sostegno per portare avanti la campagna vaccinale. I contagi stanno riprendendo, è importante far capire che la vaccinazione evita la morte, evita le forme gravi. Sono i dati che lo dicono: chi si vaccina non muore, non ha forme gravi, può essere contagiato in una piccola quota ma sviluppa una forma asintomatica o molto lieve. Occorre un clima più sereno per affrontare anche la sfida della variante e continuare ad avere fiducia nel proprio medico senza ascoltare falsi profeti”.

Fonte: Ufficio Stampa



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