Botte all'ex moglie, sevizie al figlioletto: condannato 30enne dell'Empolese

Picchiava l'ex moglie e spesso usava un coltello, faceva dormire il figlio neonato in una scatola di cartone o si divertiva a vederlo diventare rosso esponendolo al calore del phon per lunghi tratti. Un trentenne dell'Empolese Valdelsa è stato condannato a cinque anni di reclusione nel processo che si è concluso in tribunale a Firenze, ieri, venerdì 10 dicembre. A riportarlo è La Nazione.

Decisivo il racconto dell'ex moglie, originaria di Pistoia ma trasferitasi nell'Empolese dopo il matrimonio. I fatti risalgono al 2018, quando la donna era incinta di pochi mesi e l'ex marito le sferrò un calcio nel pancione con l'idea di farla abortire. L'uomo seviziava il piccolo e l'ex partner: la donna non poteva nemmeno parlare, altrimenti veniva picchiata.

Così la vittima ha deciso di iniziare a documentare tutti i soprusi subiti in casa, sia da lei sia dal figlioletto. Ha trovato il coraggio di denunciare e ha fatto sì che venisse fuori questa atroce vicenda. Per il 30enne è arrivata la condanna a 5 anni di reclusione, anche se il pm ne aveva chiesti 9.

 

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