Il Comitato di Possibile dell'Empolese Valdelsa annuncia l'iniziativa della raccolta firme per la proposta di legge sul salario minimo, firmata da Davide Serafin. Già da qualche giorno in tutti i Comuni dell'Unione è possibile andare a firmare e sabato 11 dicembre ci saranno anche due banchini di raccolta firme a Fucecchio, la mattina, davanti la Coop e a Empoli, il pomeriggio, in Piazza della Vittoria.
"È una battaglia fondamentale - esordisce Manuele Vannucci, portavoce del Comitato - perché non possiamo tollerare una società che non permette a chi lavora di vivere in una condizione di benessere relativo, di non poter costruire una famiglia, un futuro, di non poter acquistare una casa o di non aver la forza di far studiare i figli. Negli ultimi trent'anni in Italia si è rotto il meccanismo che rendeva automatico il collegamento tra occupazione e benessere. Ormai una parte importante della forza lavoro, circa il 13% sul totale, è composta da persone che, pur essendo occupate, percepiscono un basso reddito. Con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: maggior disuguaglianza, maggiore difficoltà delle famiglie e giovani intrappolati in uno stato di precarietà persistente."
"Siamo tra i pochissimi Paesi d'Europa che non hanno un salario minimo fissato per legge. Questo significa che siamo tra i pochissimi Paesi d'Europa che tollerano contratti da 4 euro l'ora e non a caso siamo l'unico Paese UE con un salario medio annuale diminuito rispetto al valore del 1990, cioè rispetto a trent'anni fa!"
"Con la nostra proposta diciamo che sotto una certa soglia di retribuzione non si può più chiamare lavoro, bensì sfruttamento. La soglia da noi proposta non nasce per caso: 8,5 euro l'ora lordi. Che è esattamente due terzi del valore mediano del salario medio nazionale ed è esattamente la soglia sotto la quale non si parla più di lavoratori, ma di lavoratori in povertà. L'incidenza di questa classe di lavoratori in povertà, in Italia, è di quasi il 13% rispetto a circa il 9% della media europea. Non solo, è una soglia che, come già provato in altri Paesi UE, non produce alcun effetto negativo sull'economia, né aumento significativo dell'inflazione, né tantomento delocalizzazioni e diminuzione dell'occupazione regolare o aumento dell'occupazione illegale."
"I due terzi del valore mediano del salario medio nazionale è una soglia già osservata, che sappiamo già che non diminuirà la domanda di lavoro da parte delle imprese. Anzi, porterà importanti effetti benefici, non ultimo il cosiddetto effetto "faro", dissuasivo del lavoro nero, un fenomeno studiato già nel 1980. Quando il lavoratore sa di essere pagato meno del minimo legale, allora sarebbe più evidente la sua condizione di sfruttamento. Una evidenza che lo orienterebbe verso altre scelte, che non quella di accettare un qualsiasi lavoro, anche a nero, pur di ricevere una qualsiasi paga."
"Insomma, non facciamoci fregare da chi ci racconta che non è possibile. Non solo è possibile, ma è anche auspicabile. Non possiamo più sopportare che esista legalmente il lavoro sottopagato e con questa proposta di legge lo dobbiamo dire a gran voce. Saremo presenti in vari banchetti nelle prossime settimane, per chi ha voglia di darci una mano, ci scriva. Servono le forze di tutti! Il nostro indirizzo è empolesepossibile@gmail.com"
Fonte: Possibile Empolese Valdelsa
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