È morto a 95 anni Marino Pedani, ex partigiano residente a Petroio di Vinci. Di lui abbiamo parlato quando la Casa della Salute di Vinci aprì le porte per la vaccinazione agli ultraottantenni. Lampino, questo il suo nome da partigiano, è scomparso nelle scorse ore.
Fino alle 14 di domani la camera ardente sarà allestita nell'abitazione di Petroio, prima che la salma venga trasferita in piazza della Pace a Sovigliana. Il giardino di Villa Righini è stato allestito per il rito civile di commemorazione alle 14.30, con il saluto delle istituzioni e dell'Anpi. La cerimonia civile si terrà vicino alla lapide che ricorda la Resistenza dei partigiani.
Marino Pedani lascia il figlio Giorgio e tanti amici che hanno appreso i ricordi della guerra di resistenza durante le tante occasioni di ritrovo.
Marino Pedani, una biografia del partigiano Lampino
Antifascista fin dall'età di sedici anni, da giovanissimo si iscrive al PCI, partecpando alla resistenza contro il regime. Dal 1943 passa alla lotta armata combattendo con la Brigata d'Assalto Garibaldi "Spartaco Lavagnini". Nel dopoguerra è eletto con il PCI nel Consiglio Comunale di Murlo, Comune nel quale ricopre la carica prima di assessore e successivamente di vice sindaco initterrottamente dal 1955 al 1970.
Nel 1970 si trasferisce a Vinci dove è esponente del mondo cooperativo. Negli ultimi anni non ha mai smesso di diffondere e trasmettere, alle generazioni più giovani, la sua testimonianza. Il libro, Come Lucciole nel grano d'estate, dove narra la sua storia di combattente, è il diario dove ripercorre le sue gesta, dall'infanzia alla lotta di Liberazione dal nazifascismo.
I commenti
Così lo ha ricordato in un post su Facebook il senatore ed ex sindaco di Vinci Dario Parrini: "Marino era un lottatore nato. In ogni fase della sua vita, lunga più di novantacinque anni, si è battuto per un mondo più giusto: partecipando alla Resistenza nelle file della Brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini"; come dirigente e militante politico per decenni; nell'ultima parte della sua esistenza dedicandosi con l'Anpi alla trasmissione alle generazioni più giovani della memoria e dei valori dell'antifascismo.
Non ha mai ceduto al disincanto. Di fronte alle difficoltà non si è mai dato per vinto. Non ha mai solcato le vie dell'l'indifferenza. Non ha mai perso la capacità di provare sdegno davanti alle storture sociali. Non gli è mai mancata la voglia di denunciarle e di contribuire a contrastarle.
Ho avuto il privilegio di conoscerlo bene, di poter parlare a lungo con lui tante volte e in profondità. Era facile ammirarlo, per la sua pulizia morale, il suo candore e il suo inconfondibile ardore. Era naturale volergli bene, considerarlo un modello a cui ispirarsi. Ora che è venuto a mancare cercheremo con più energia che mai di esssere all'altezza dei suoi insegnamenti. Il suo esempio ci spronerà, ci darà energia e ci farà compagnia per sempre".
Giunge anche il ricordo dell'Aned Empolese Valdelsa. "Il partigiano Lampino ci ha lasciati. Marino Pedani, da molti conosciuto proprio con questo suo nome di battaglia, è morto nella sua abitazione di Vinci. Dopo aver partecipato alla Resistenza nelle file della Brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini", si è sempre impegnato nella difesa dei valori dell'antifascismo e della Memoria che ha cercato di insegnare a tanti giovani incontrati nelle scuole. E' stato fino in fondo un esempio anche dal punto di vista civile. Fece infatti notizia nei mesi scorsi per essere stato il primo vaccinato nel Comune di Vinci fra gli Over 80, l'ennesima dimostrazione dei valori che lo hanno sempre guidato nella sua vita.
Il presidente, il Consiglio ed i soci della sezione Empolese-Valdelsa dell'Associazione nazionale ex deportati partecipano al dolore del figlio Giorgio e della famiglia in questo triste momento. Il nostro gonfalone sarà presente ai funerali in programma in piazza della Pace a Sovigliana domani alle 15.30"
Torchia, sindaco di Vinci: "Una vita vissuta fino in fondo, con coraggio"
"Anche l'ultimo partigiano ci ha lasciato: è morto Marino Pedani, Presidente onorario dell'ANPI di Vinci. Antifascista fin dall'età di sedici anni, da giovanissimo si iscrive al PCI, partecipando alla resistenza contro il regime. Dal 1943 passa alla lotta armata combattendo con la Brigata d'Assalto Garibaldi "Spartaco Lavagnini". Il suo nome di battaglia era "Lampino"." Così lo ricorda il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia.
"Nel dopoguerra è eletto con il PCI nel Consiglio Comunale di Murlo, Comune nel quale ricopre la carica prima di Assessore e successivamente di Vicesindaco, ininterrottamente dal 1955 al 1970. Nel 1970 si trasferisce a Vinci dove è attivista di rilievo del mondo cooperativo.
Negli ultimi anni non ha mai smesso di diffondere e trasmettere, alle generazioni più giovani, la sua testimonianza. Quella esperienza l’ha tradotta e messa a disposizione di tutti noi attraverso il libro autobiografico, "Come Lucciole nel grano d'estate", dove narra la sua storia di combattente e ripercorre le sue gesta, dall'infanzia alla lotta di Liberazione dal nazifascismo.
Alla notizia della morte di Lampino, non può esserci solo il dolore. Il distacco è sempre duro. Ma qui siamo in presenza di un uomo che ha vissuto la sua vita in modo pieno, intenso, che ha saputo fare la sua parte in tempo di guerra e in tempo di pace. Quella di Marino è stata una vita vissuta fino in fondo, con coraggio, integrità morale, equilibrio.
Domani lo salutiamo, alle 14.30, per l’ultima volta in un luogo simbolico della nostra Città: nel Giardino di Villa Reghini, dedicato a Sandro Pertini, sotto la lapide che ricorda i partigiani che parteciparono alla liberazione del nostro Paese dall'occupazione nazifascista. Che la terra ti sia lieve caro Lampino!" Conclude il sindaco Torchia.
Il cordoglio del consigliere regionale Enrico Sostegni per il partigiano Lampino
«Con la scomparsa di Marino “Lampino” perdiamo uno dei protagonisti della storia politica e amministrativa dell’Empolese Valdelsa e soprattutto perdiamo un amico, una bella persona che è stata esempio per intere generazioni. Il dolore di oggi dovrà fare posto alla necessità di tenere vivo il ricordo di quell’esempio, di una storia personale fatta di coraggio, coerenza, attaccamento ai valori della democrazia e dell’antifascismo. Voglio ricordarlo anche per l’ultima fase della sua vita, quando testimoniò ancora il suo attaccamento al senso civico vaccinandosi per primo tra gli over 80 nel comune di Vinci. Anche in queste cose, Marino è stato un grande e lascerà un grande vuoto, un’assenza che dovremo cercare di riempire facendo tesoro del suo esempio. Mi unisco al dolore del figlio Giorgio e della famiglia».
Così Enrico Sostegni, consigliere regionale Pd, esprime cordoglio per la scomparsa dell’ex partigiano Marino Pedani.
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