Patto di amicizia tra Pistoia e Leonforte

Alessandro Tomasi

È stato ufficializzato il legame tra Pistoia e Leonforte, comune in provincia di Enna, terra di origine di moltissimi pistoiesi stabilitisi in città dal secondo dopoguerra. Nei giorni scorsi, infatti, nella sala del Consiglio del municipio siciliano, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi ha sottoscritto con il primo cittadino leonfortese Carmelo Barbera un Patto di amicizia che impegna le due realtà a promuovere rapporti di conoscenza reciproca, di solidarietà, di scambio di esperienze socioculturali.

Come si legge nel documento appena firmato, l’intento delle due Amministrazioni comunali è quello di “rafforzare la cooperazione culturale, sociale ed economica tra le due comunità, nonché la loro integrazione e solidarietà”, per arrivare a “sviluppare concretamente il sentimento vivo della fratellanza, dell’amicizia e della conoscenza reciproca e attivare iniziative di collaborazione che favoriscano l’integrazione tra le due culture”.

In una due giorni fitta di incontri istituzionali, il sindaco Tomasi e il presidente del consiglio comunale Emanuele Gelli hanno avuto modo di stringere legami con la comunità leonfortese e di gettare le basi per un proficuo rapporto fatto di scambi e nuove opportunità, prefigurando così una particolare continuità di rapporti. Giornate produttive, formative, in cui gli amministratori pistoiesi hanno incontrato tante realtà locali e associative, alcuni studenti per celebrare insieme la “Festa dell’albero”, aziende del territorio, enti religiosi, cittadini.

Il patto di amicizia siglato prelude, dunque, a una collaborazione duratura tra Pistoia e Leonforte, unite da un filo sottile già da molti anni, grazie ai flussi migratori che hanno portato molti siciliani a stabilirsi nella città toscana. Sono, infatti, oltre duecento i residenti a Pistoia nati a Leonforte, rappresentativi di una prima generazione che si è spostata e poi ha deciso di rimanere nel pistoiese.

«Questo Patto di amicizia tra Pistoia e Leonforte – sottolinea Tomasi – ha radici lontane e testimonia un legame nato in modo spontaneo tra le due città qualche decennio fa, tanto che probabilmente ormai siamo già alla terza generazione. Abbiamo, dunque, dato testimonianza e messo il sigillo a un rapporto fatto prima di tutto dalla gente. Un punto di partenza importante, che ha arricchito la nostra città e che oggi si rinnova per instaurare nuovi rapporti che possono aprirsi su più fronti, a partire dalla cultura, dai nostri musei, dalla musica, andando ad arricchire ulteriormente entrambe le realtà.»

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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